Seymandi: "Il futuro di biotech e ricerca con Fondazione Ricerca Molinette"

Intervista a Cristina Seymandi, segretario generale dell'ente torinese che ambisce a diventi un asse portante della ricerca biomedica

Alessandro Pedrini per Affaritaliani.it Milano
Cristina Seymandi, segretario generale di Fondazione Ricerca Molinette
Milano

Seymandi: "Il futuro di biotech e ricerca con Fondazione Ricerca Molinette"

A colloquio con Cristina Seymandi, Segretario generale alla guida della “Fondazione Ricerca Molinette” di Torino. L'INTERVISTA

Dottoressa Seymandi, la Fondazione Ricerca Molinette, in oltre 20 anni di attività è diventata un punto di riferimento per l’intera città di Torino e contribuisce attivamente al sostegno della Ricerca e delle Attività mediche dell’Ospedale. Ci vuole descrivere brevemente la vostra missione?

La Fondazione Ricerca Molinette Ets nasce nel 2001 dall’iniziativa congiunta di Università di Torino e Azienda Ospedaliero Universitaria «Città della Salute e della Scienza» per supportare la ricerca scientifica all’interno dell’Ospedale Molinette e dell’intero polo di Città della Salute.

In particolare, la Fondazione si impegna a sostenere la ricerca traslazionale che – come un ponte tra la scienza e la medicina – e? volta a trasferire in ambito clinico i risultati della ricerca di laboratorio, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie.

In più di vent’anni di attività sono circa 200 le pubblicazioni scientifiche internazionali, più di 530 ricercatori e borsisti coinvolti nelle attività della Fondazione, per un totale di oltre 15 milioni di euro gestiti.

Tra i suoi obiettivi c’è anche il sostegno all’Ospedale nei suoi bisogni più concreti, dalla dotazione di attrezzatura e strumenti alla riqualificazione dei locali, per garantire le migliori cure possibili ai pazienti. Siamo convinti, infatti, che il processo di cura si realizzi non solo grazie all’innovazione scientifica della ricerca, ma anche attraverso un miglioramento delle condizioni di degenza.

Cosa finanziano concretamente i bandi di Ricerca d’Eccellenza e quali risultati significativi ad oggi?

I bandi di Ricerca d' Eccellenza finanziano la migliore ricerca biomedica traslazionale sulle malattie legate all'invecchiamento. I pazienti ricoverati in area Molinette sono in larga maggioranza anziani che soffrono delle tipiche malattie legate al sopravanzare dell'età: tumori, infarto, degenerazione cognitiva. Da due anni, con il “bando da 200 mila euro” finanziamo i progetti migliori selezionati da un prestigioso comitato scientifico presieduto dal Prof. Emilio Hirsch, nostro direttore scientifico e direttore del centro Biotecnologie Molecolari, tra i migliori centri di ricerca piemontesi. Con il bando competitivo abbiamo finanziato ricerca su una forma grave di leucemia cronica, un problema molto comune nell'anziano.

Abbiamo anche finanziato un progetto di ricerca sui mutamenti del microbioma nel tumore del colon, ricerca aperta da un prestigioso studio pubblicato su Nature dal vincitore e che aiuterà ad intervenire per prevenire il tumore e migliorarne la cura anche attraverso la modifica della flora intestinale. Quest'anno abbiamo anche lanciato un finanziamento per la ricerca prettamente clinica e un progetto del pronto soccorso su come meglio trattare i pazienti oncologici che presentano complicazioni cardiache alla chemioterapia. Siamo ora in attesa di lanciare il nuovo bando e di portare nuovo ossigeno alle menti più brillanti della ricerca in area Molinette.

Un’indagine condotta da “The European House - Ambrosetti “in collaborazione con “Swg” ha evidenziato, a tre anni dall’inizio della Pandemia, i già endemici problemi della nostra sanità e in particolare l’allungamento drammatico dei tempi di attesa per le visite e prestazioni mediche, soprattutto oncologiche. Che cosa ne pensa e quali a Suo parere i passi da compiere?

Come Fondazione non interferiamo con la gestione dell'ospedale, ma possiamo renderci disponibili nel caso la Città della Salute e della Scienza ci chiedesse aiuto, per migliorare le criticità. Penso, ad esempio, alla mobilitazione durante il periodo della pandemia da Covid-19: in breve tempo abbiamo aperto un conto per le necessità immediate attraverso la campagna “Insieme in Prima Linea" e in un mese abbiamo raccolto più di 300 mila euro. Successivamente abbiamo dotato il dipartimento di epidemiologia dell’Ospedale Molinette di strumentazioni efficaci per le analisi.

Che cosa significa per Lei essere Segretario Generale della Fondazione?

Da tempo sono coinvolta in un percorso formativo, professionale e di crescita personale che mi ha portato prima all'interno delle Istituzioni e ora in Fondazione. Sempre al servizio dei più deboli e di chi versa in condizioni di fragilità con il desiderio nel cuore di migliorarne le condizioni di vita.

La Ricerca Medica e Scientifica è la base di partenza di ogni nuovo traguardo raggiunto in campo diagnostico e terapeutico. I fondi sono spesso insufficienti e un freno agli studi e ai trial per arrivare alla scoperta di nuove cure per le patologie rare o diffuse. Per questo motivo ho accolto con entusiasmo la carica a Segretario Generale perché sono convinta che da soli non si possa fare molto, ma invece in squadra con la generosità di tante persone che sostengono la Fondazione da anni, possiamo rendere più serena e sostenibile la vita di molti, attraverso l’attività e l’entusiasmo dei ricercatori.

Ringrazio Affaritaliani.it Milano per questa chiacchierata e colgo l’occasione per chiedere la partecipazione attiva dei vostri lettori nel sostenere la Fondazione e le Sue attività. Il mio impegno è e sarà quello di operare, per portare avanti i progetti avviati, non trascurando di attivarne di nuovi, che abbiano forte valenza e giusta visibilità sul territorio in termini di crescita scientifica e di supporto all' AOU. Ringrazio tutto il Cda della Fondazione per la fiducia con l’augurio di raggiungere nuovi e qualificati obiettivi.

Il primo ottobre presso il Parco di Lucento a Torino, nel mese internazionale della prevenzione al tumore femminile, abbiamo organizzato una manifestazione importante intitolata “Pink Wave" a cui parteciperanno più di 20 relatrici. Sarà un momento di confronto ed informazione sui temi più legati al mondo femminile. Vi aspettiamo!

Quale il prossimo futuro della Fondazione?

Stiamo lavorando affinché la “Fondazione Ricerca Molinette” diventi un asse portante della ricerca biomedica. La volontà è quella di diventare un motore in grado di fare crescere l'indotto biotech anche con un impatto positivo di ricadute sul territorio: creare un polo d'eccellenza grazie a nuove tecnologie, nuovi investimenti e nuove opportunità di crescita per la Città di Torino.

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