Stanzione (Filt Cgil): "Giù le mani dal Fondo trasporti"

Stanzione: "Il nostro settore vale il 10% del Pil lombardo"

Luca Stanzione
Milano

Stanzione (Filt Cgil): "Giù le mani dal Fondo trasporti"

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - Giù le mani dal Fondo nazionale trasporti, dice Luca Stanzione, segretario lombardo della Filt Cgil, il sindacato dei trasporti e della logistica che oggi, alla presenza di Maurizio Landini e Stefano Malorgio, segretario nazionale della categoria, ha riunito i delegati per affrontare i problemi sul tappeto. “Ci sono voci insistenti sulla possibilità che il governo tagli il Fondo per i trasporti e sarebbe un danno gravissimo. Noi chiediamo da tempo di legare l’erogazione del fondo al rinnovo dei contratti nazionali. Questo è un paese in cui le aziende vivono di soldi pubblici e non hanno alcun vincolo sul lavoro. Come è successo per Ita (già Alitalia), come è successo a Linate dove Ita ha sostituito la società di handling riducendo pesantemente il salario dei lavoratori”, spiega il sindacalista.

Stanzione: "Il nostro settore vale il 10% del Pil lombardo (368 miliardi, il 22% di quello nazionale)"

“Il nostro settore vale il 10% del Pil lombardo (368 miliardi, il 22% di quello nazionale) e oggi lanciamo una campagna di rinnovo contrattuale, azienda per azienda, settore per settore, perché occorre dare una risposta alla erosione degli stipendi. I lavoratori hanno bisogno di far fronte a salari impoveriti a causa dell’inflazione, sappiamo che anche le aziende del settore hanno avuto un forte aumento delle spese per l’energia, ma non possiamo chiedere ai lavoratori di farsi carico dei ritardi delle imprese, uno su tutti: i salari d’ingresso sono ancora troppo bassi al punto che non si trovano lavoratori come tranvieri o conducenti di mezzi pesanti”. E infatti la penuria di conducenti investe tutti i settori. “Con un salario sotto i mille euro al mese per i giovani lavoratori è anche impossibile pagare un affitto e qui anche gli enti locali devono dare una mano. E’ necessaria la contrattazione di secondo livello perché nel nostro settore abbiamo aziende come Atm che hanno una forte componente finanziaria pubblica e realtà come Amazon che vivono una importante crescita”.

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