Statale di Milano, presentata la nuova governance: gli undici prorettori

Tra i nuovi prorettori anche Giovanni Onida e Marilisa D'Amico. la rettrice Brambilla: "È necessario che gli atenei recuperino centralità nel dibattito pubblico"

redazione ​​​
Marina Brambilla
Milano

Statale di Milano, presentata la nuova governance: gli undici prorettori

Presentata la nuova governance dell'Università Statale di Milano, in carica fino al 2030. Undici i prorettori nominati. Si tratta di Giovanni Onida, Prorettore vicario; Marilisa D’Amico, prorettrice delegata alla Terza Missione e alle Pari Opportunità, Professoressa ordinaria di Diritto Costituzionale presso il dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale; Silvana Castano - Prorettrice delegata alla Transizione digitale e Intelligenza artificiale; Monica Diluca, Prorettrice delegata alla Ricerca; Chiara Torre, Prorettrice delegata alla Didattica; Gian Battista Bischetti, Prorettore delegato alla Realizzazione del Campus dell’Università Statale a MIND; Francesco Blasi, Prorettore delegato ai Rapporti con il Sistema Sanitario; Paola Catenaccio, Prorettrice delegata all'Internazionalizzazione; Mauro Di Giancamillo, Prorettore delegato all’Edilizia universitaria, Patrimonio architettonico e Assicurazione della qualità; Carlo Fiorio, Prorettore delegato alle Politiche di sostenibilità di bilancio; Stefano Simonetta Prorettore delegato ai Servizi agli studenti e Diritto allo studio

Brambilla: "Gli atenei recuperino centralità nel dibattito pubblico"

In apertura della presentazione presso l'aula magna Venanzio Postiglione, vicedirettore del Corriere della Sera, ha dialogato con la rettrice Marina Brambilla sul presente e sulle prospettive future che attendono l’Ateneo milanese. “È necessario che gli atenei recuperino centralità nel dibattito pubblico. Credo che chi si occupa, a vario titolo, di formare e fare scienza debba far sentire più forte la propria voce su ricerca, innovazione e diritto allo studio, ma anche sui temi legati all’attualità più complessa, come i fenomeni migratori e le crisi sociali, contribuendo alla riflessione e alla comprensione del futuro attraverso i dati e la scienza - ha spiegato Brambilla -. Abbiamo il dovere di portare al decisore politico l’innovazione scientifica per la crescita del Paese”.

“Cura”, la parola scelta dalla Rettrice: “Cura come impegno costante per l'ateneo e tutte le persone che vi studiano e vi lavorano e cura nel seguire processi, nel dare sempre concretezza ai progetti, una cura non solo razionale ma ricca di affetto e passione per quello che l'ateneo rappresenta per tutti noi”.

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