Taylor Swift a Milano tra mito e realtà: dove sono i fan in coda da settimane?
Attesa messianica per le due date milanesi del 13 e 14 luglio di Taylor Swift. Ma i fan in coda da settimane a San Siro non esistono
Taylor Swift a Milano tra mito e realtà: dove sono i fan in coda da settimane?
Milano si prepara ad accogliere una folla di fan sfegatati, pronti a invadere San Siro per assistere al concerto di Taylor Swift, la popstar dei record che porterà allo stadio il suo monumentale "Eras Tour”, il 13 e 14 luglio. Fenomeno Swifties: appelli, rigide regole, turni e decine di ragazze in fila, accampate da settimane per non perdere la priorità una volta aperti i cancelli. Così, almeno, è quello che viene raccontato sulle chat Telegram. Sui social. La realtà però restituisce una fotografia ben diversa: nessuna tenda, nessuna fan armata di acqua e materassino, nessun accampamento fuori da San Siro, nessun decalogo ferreo da seguire, nessuna attesa febbrile. Questo quantomeno quello che Affaritaliani.it Milano ha testimoniato e che può verificare chiunque si trovi a passare per San Siro.
Taylor Swift a San Siro, le "regole d'ingaggio" del fandom
Al Meazza, a una settimana dalla prima data italiana dell’icona pop, la situazione, forse anche esasperata dagli stessi fandom, sembra essere piuttosto tranquilla. Le regole per accedere al concerto - del tutto estranee all’organizzazione ufficiale dell’evento - erano state diffuse su Telegram e affisse in volantini fuori dal Meazza: "Ci troviamo presso l’uscita della Metro di San Siro (M5), in modo da non interferire con fila di altri concerti. Vengono distribuiti numeri ai nuovi arrivati e la fila viene monitorata quotidianamente! Per entrambe le notti sono stati creati due gruppi Telegram. Per l’ammissione dovete presentarvi presso la nostra self-made pro loco (che sarà possibile individuare grazie alla nostra bandiera personalizzata) e mostrare il vostro documento identificativo, e, dopo 12 ore passate in fila con noi, potrete essere aggiunti e iniziare a spostarvi liberamente! Il massimo di partecipanti per notte è di 250 al fine di evitare assembramenti ed eventuali disagi. See ya in Milan", scriveva il fandom.
"Swiftonomics": l'impatto di Taylor Swift sul turismo milanese
Seppur al momento pare che non ci sia alcun serpentone fuori da San Siro, cresce l’attesa per le due date italiane della star americana. A beneficiarne maggiormente, come testimoniano tre studi diversi che recentemente hanno diffuso i loro dati (seppur con cifre apparentemente difformi tra loro), saranno il settore turistico e dell’ospitalità: Airbnb ha fatto sapere che le prenotazioni effettuate per venire a Milano durante il Tour 2024 di Taylor Swift sono cresciute di oltre il 250% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Considerando anche i fan provenienti dall’estero, più di una prenotazione su quattro a livello globale arriva dagli Stati Uniti, con un aumento del 600% dei turisti americani in città.
Secondo le elaborazioni di Confcommercio Milano, invece, dal 12 al 14 luglio l’occupazione alberghiera nel capoluogo lombardo segna un aumento del 4% mentre gli affitti brevi crescono dell’11%.
Per Booking.com, infine, le ricerche di soggiorni a Milano sono aumentate del 15% in previsione del concerto. Con picchi in particolare da Italia (+66%), Croazia (+89%), Grecia (+33%), Spagna (+30%) e USA (+12%).
In viaggio per Milano: l'impatto di Taylor Swift sui trasporti
E ancora: secondo un’analisi di Trainline, l’app per acquisto per l’acquisto di biglietti di treni e pullman, le tratte Milano-Napoli e Milano-Roma hanno registrato un aumento del numero di passeggeri rispettivamente del 117% e del 92% durante la settimana del concerto, rispetto alla settimana precedente. Un’altra tratta con un incremento significativa è stata la Milano-Firenze con una crescita del 69% dei passeggeri. Tra biglietti per i concerti, alloggi, voli, trasporti e pranzi e cene nei ristoranti, l’indotto economico che genera l’arrivo della cantante rappresenta un vero e proprio motore per il turismo, che coinvolge l’intera economia locale.
Taylor Swift, prezzi dei biglietti fuori controllo in secondary ticketing
Motivo per il quale è stato coniato il termine “swiftonomics”, proprio per sottolineare l’influenza di Taylor Swift, ed i riflessi oggettivi sui prezzi che la presenza dell’artista genera su diversi segmenti economici del territorio. Prezzi che raggiungono cifre stratosferiche: "Per la data del 14 luglio un sito vende una coppia di biglietti (non acquistabili separatamente) alla modica cifra di 13.334 euro. Un'altra piattaforma, per il concerto del 13 luglio, arriva a chiedere 4.677 euro a singolo biglietto", spiega il Codacons pronto a presentare un esposto all'Antitrust e alla Procura di Milano. Infatti, "mentre sui canali ufficiali le vendite sono già chiuse da tempo avendo i due concerti registrato il sold out, sui siti di secondary ticketing e sulle piattaforme di compravendita tra privati sono comparsi biglietti proposti al pubblico a prezzi esorbitanti", continua la nota dell’associazione dei consumatori. Ormai il conto alla rovescia si avvicina sempre di più e chissà se, tra qualche giorno, non appariranno le prime tende dei fan, decisi a rimanere in attesa pur di accaparrarsi i migliori posti sotto il palco dove si esibirà la loro beniamina.