Teatro: Scala Magazine dedica numero speciale a Strehler

Omaggio a Giorgio Strehler in occasione del centenario della sua nascita che fu regista per la Scala di 35 spettacoli tra il 1947 e il 1990

Giorgio Strehel (di Luigi Ciminaghi - Archivio Piccolo Teatro)
Milano
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Teatro: Scala Magazine dedica numero speciale a Strehler

In attesa della grande mostra in collaborazione con il Piccolo Teatro, il Teatro alla Scala pubblica nel giorno del centenario della nascita di Giorgio Strehler un numero speciale della rivista "La Scala Magazine" dedicata all'attivita' operistica del grande regista. Il numero sara' disponibile online sul sito wwww.teatroallascala.org dal 14 agosto e sara' inviato agli Abbonati e distribuito in sala dal 10 settembre.

"Con questa edizione speciale - si legge in una nota del Piermarini - abbiamo cercato di offrire qualche spunto di riflessione sul rapporto tra Strehler e il teatro musicale ripercorrendo alcuni dei punti di contatto tra il suo percorso alla Scala e l'attivita' a Parigi, Salisburgo, Firenze e naturalmente al Piccolo. Uno sguardo necessariamente parziale e frammentato come e' nella forma della rivista, ma che invita a considerare l'ampiezza e la molteplicita' del lascito strehleriano in termini di repertorio, collaborazioni, progetti, proprio a partire dai 35 allestimenti pensati per la Scala.

Il Sovrintendente Dominique Meyer, che di Jack Lang e' stato consigliere al Ministero della Cultura francese negli anni 80, si interroga con lui sul ruolo di Strehler nel panorama teatrale e culturale europeo. Riccardo Chailly, ricorda le prove di alcuni storici allestimenti strehleriani negli anni in cui era assistente di Claudio Abbado, mentre Zubin Mehta racconta a Paolo Besana la nascita a Salisburgo dell'Entfuhrung aus dem Serail che avrebbe ripreso alla Scala nel 2017 e il Fidelio del Maggio che a vent'anni dalle sensazionali recite fiorentine fu radicalmente ripensato da Strehler per Parigi e Milano.

Mattia Palma intervista lo scenografo Ezio Frigerio sul suo rapporto con Strehler e su alcuni grandi produzioni scaligere: Le nozze di Figaro, Simon Boccanegra, Don Giovanni e Lohengrin. Sul tema della necessita' e difficolta' di riprendere spettacoli irripetibili, e sulle Nozze di Figaro nate a Parigi nel 1973 e trionfalmente riprese alla Scala a partire dal 1981 da Riccardo Muti, dialogano Maurizio Porro e Marina Bianchi. Alberto Bentoglio illustra alcuni cardini della poetica strehleriana, necessari a comprenderne il percorso artistico, e Franco Pulcini anticipa le linee ispiratrici della mostra scaligera. Un episodio non abbastanza noto della parabola di Strehler alla Scala e' raccontato da Giuseppina Manin: a meta' degli anni 50 Victor De Sabata commissiono' a Fiorenzo Carpi un'opera tratta da La metamorfosi di Kafka, su libretto suo. Il compositore si arresto' sull'ultima scena e l'opera, annunciata in ben tre stagioni scaligere, non vide le scene. Infine Eleonora Vasta rievoca l'estrema impresa operistica di Strehler, quel Cosi' fan tutte nella nuova sede del Piccolo Teatro che oggi porta il suo nome e con cui si sarebbe compiuto il sogno di una vita, la trilogia mozartiana.

Accanto alle riflessioni e alle testimonianze ampio spazio e' dedicato alla cronologia delle regie di Giorgio Strehler per la Scala: 35 spettacoli tra il 1947 e il 1990 con un prologo dubbio (una Giovanna d'Arco al rogo al Lirico nel 1946 su cui esistono testimonianze imprecise) e un epilogo (Arlecchino servitore di due padroni del Piccolo al Piermarini nel 2000). Il Teatro alla Scala, ha aperto il suo calendario di celebrazioni per il centenario di Giorgio Strehler lo scorso 26 giugno 2021 rimettendo in scena lo storico allestimento de Le nozze di Figaro di Mozart ripreso da Marina Bianchi con la direzione di Daniel Harding. Le celebrazioni proseguiranno dal prossimo 4 novembre con la mostra "Giorgio Strehler e i palcoscenici milanesi" che le due case milanesi di Strehler, il Piccolo Teatro e la Scala, dedicano all'attivita' di regista di prosa e d'opera del Maestro. La mostra e' ripartita in diverse sezioni: la Scala presenta un allestimento "in presenza" dal titolo Strehler, il gesto, lo spazio nelle sale del Museo Teatrale e nel Ridotto dei Palchi a cura di Vittoria Crespi Morbio, e la mostra virtuale Strehler e il soffio del vero poetico, accessibile anche al pubblico globale e curata da Franco Pulcini. Il Piccolo allestisce invece Amo il teatro perche' amo la vita, consacrata al racconto del rapporto tra Strehler e Milano e dislocata negli spazi del Teatro Strehler, del Teatro Grassi e del Teatro Studio Melato, oltre che in luoghi significativi della citta'.