Tentato omicidio della promessa moglie. “Uomo ossessionato dalla donna"
L’uomo non aveva accettato la "fine della relazione e il rifiuto della donna"
Tentato omicidio della promessa moglie. “Uomo ossessionato dalla donna"
Aveva "un'autentica ossessione" per quella donna e sarebbe riuscito a seguire "i suoi spostamenti" anche grazie "alla complicità della famiglia di origine della ragazza con la quale era stato concordato il matrimonio".
Lo scrive – come riporta il gip di Milano, Fiammetta Modica, nell'ordinanza con cui ha convalidato l'arresto e disposto il carcere per l'eritreo di 36 anni bloccato 6 giorni fa dalla polizia a Milano per aver tentato di uccidere a coltellate una connazionale di 22 anni, che aveva cercato in tutti i modi di sottrarsi a quelle nozze concordate tra le due famiglie "nel Paese di origine".
L’uomo non aveva accettato la "fine della relazione e il rifiuto della donna"
L'uomo, come si legge nel provvedimento che ha accolto le richieste del pm Grazia Colacicco, non aveva accettato la "fine della relazione e il rifiuto della donna", che nell'accordo tra le famiglie era "promessa a lui in matrimonio", di raggiungerlo in Germania, dove il 36enne viveva da 6 anni. Dopo essere arrivato a Milano e averla trovata mentre "dormiva con alcuni connazionali" in un parchetto vicino alla stazione Centrale, l'ha aggredita con un coltello da cucina. Anche dopo l'intervento degli agenti, si legge negli atti, l'uomo avrebbe continuato a "fissare la donna con il chiaro intento di volersi scagliare su di lei". Il 36enne nell'interrogatorio ha sostenuto di aver inviato in passato alla donna "il denaro a lei necessario per pagare le persone che dovevano farla arrivare fino in Europa", circa "15mila euro", mentre lui "si era regolarizzato con il soggiorno in Germania".
“Ha perso il controllo di fronte al suo rifiuto”
E ha detto di aver "perso il controllo" di fronte al suo "rifiuto" di andare a vivere con lui. Uno dei testi ha riferito che l'uomo quel mattino avrebbe gridato "levatevi, perche' la voglio uccidere". Per il gip la "condotta" del 36enne "non puo' sicuramente essere parametrata a modelli culturali diversi", perche' vive da anni in uno Stato dove e' stata "ampiamente raggiunta la parita' di genere e dove i matrimoni combinati" sono "aborriti come pratica retriva".