Terrorismo a Milano, la 19enne: "Mai fatta propaganda per l'Isis"

Bleona Tafallari, la 19enne originaria del Kosovo arrestata mercoledì a Milano per terrorismo internazionale, interrogata dal gip nega le accuse

Bleona Tafallari
Milano
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Terrorismo a Milano, la 19enne: "Mai fatta propaganda per l'Isis"

Bleona Tafallari, la 19enne originaria del Kosovo arrestata mercoledì a Milano con l'accusa di terrorismo internazionale, è stata interrogata ieri dal gip Carlo Ottone De Marchi. La giovane ha dichiarato di non aver "mai fatto alcuna attivita' di propaganda nei confronti di ragazze" e di non aver "mai creato alcun gruppo" e che il soprannome "leonesse" in una chat con una ragazza di appena 16 anni che sognava di andare in sposa a un mujaheddin con cui morire martire, "veniva utilizzato solo per richiamare la forza del leone, senza allusioni al combattimento". Il sospetto dei pm è invece che il termine sarebbe da ricollegare  alla sua appartenenza ai 'Leoni dei Balcani', una costola dell'Isis.

Le chat di Telegram con scene di decapitazioni ed esecuzioni sommarie

La ragazza ha aggiunto che solo dal 2018 si e' ritrovata, senza saperlo, "nel canale dove venivano condivise" tutte quelle immagini e video ritrovati nel suo telefono, che per l'indagine della procura, non lasciano dubbi sulla sua appartenenza allo Stato Islamico, come "scene di attacchi terroristici" in Europa, decapitazioni, incendi ed "esecuzioni sommarie" o testi dei discorsi dei capi del Califfato che esaltavano la jihad oppure notizia di attentati che avrebbe diffuso in tempo reale, o fotografie in cui indossa i simboli del Daesh.

"Quando ho compreso era troppo tardi: ormai c'ero dentro"

E tuttavia poi è passata da un "gruppo normale" a un "gruppo Telegram dove venivano riportate cose piu' pesanti", aggiungendo però di non aver pubblicato nulla ma solo "consultato il contenuto". Inoltre ha sottolineato che all'inizio non sapeva se le informazioni sul sedicente Stato Islamico e il materiale scaricato fossero "fonte di bene o male. Quando ho compreso era troppo tardi. Oramai c'ero dentro". La ragazza ha aaggiunto di non aver mai costretto alcuna ad andare in sposa a un mujaheddin. Oltre a negare l'adesione a qualsiasi ideologia di matrice jihadista sua e del marito, ha aggiunto che lui "e' un ingegnere che lavora e studia in Germania" ha affermato di non aver mai intonato alcun canto islamico poiche' non conosce l'arabo.