Terrorismo islamico: condannati a 5 anni per proselitismo e finanziamenti all’Isis, sui social anche attacchi contro Meloni e Berlusconi
Sui social, oltre a messaggi di supporto all’Isis e di odio verso altri gruppi, anche attacchi contro Meloni e Berlusconi
Terrorismo islamico: condannati a 5 anni per proselitismo e finanziamenti all’Isis, sui social anche attacchi contro Meloni e Berlusconi
Due uomini di origini egiziane, Alaa Refaei e Mohamed Nosair, sono stati condannati per attività di sostegno al terrorismo legate all’Isis. Refaei, 45 anni, residente a Milano, è stato condannato a 5 anni di carcere per partecipazione ad attività di proselitismo e raccolta fondi in favore di famiglie di combattenti jihadisti, in base alla decisione del giudice Tiziana Landoni del Tribunale di Milano. Refaei è anche accusato di aver condiviso online contenuti violenti e minacce, incluse frasi aggressive rivolte alla premier Giorgia Meloni e a Silvio Berlusconi. Nosair, 50 anni, residente a Sesto San Giovanni, è sotto processo con rito immediato a Monza e il suo verdetto è atteso per i prossimi giorni.
Proselitismo online
Secondo le indagini della Digos e della Polizia Postale, i due avrebbero usato piattaforme social per diffondere messaggi di supporto all’ISIS e promuovere l’odio verso vari gruppi, inclusi gli ebrei. La difesa di Refaei, tramite l’avvocato Salvatore Arcadipane, sostiene che le dichiarazioni dei due accusati fossero semplici “proclami” e che i soldi inviati fossero destinati ad atti di beneficenza verso donne e bambini in Siria. Nonostante queste affermazioni, la corte ha accolto le accuse, descrivendo le attività come parte di un quadro di proselitismo consapevole e attivo.