Milano: "Trans sputano sangue infetto", bufera su consigliere della Lega

Durissima la replica del consigliere del Pd Michele Albiani: "Fai schifo, vergognati, sei da querela". Piscina (Lega) replica: “Accuse ridicole"

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Samuele Piscina
Milano

"Trans sputano sangue infetto", bufera su consigliere Lega

"Considerare via Padova un modello di integrazione e' un'aberrante mistificazione della realta': via Mosso e' cosi' adesso perche' un'amministrazione a guida Lega ha voluto una cancellata, che la passata amministrazione non voleva, perche' c'erano transessuali che sputavano sangue infetto contro le forze dell'ordine". E' scontro tra Lega e Pd a Milano. Nel mirino le dichiarazioni fatte dal consigliere comunale Samuele Piscina, che del Carroccio e' anche segretario provinciale, durante il consiglio comunale di lunedi'.

Michele Albiani (Pd): "Fai schifo, vergognati, sei da querela"

Piscina era intervenuto su via Padova dopo che la domenica precedente c'erano state schermaglie tra polizia e centri sociali proprio nella via dove la Lega aveva organizzato una fiaccolata e la presentazione del libro della europarlamentare Silvia Sardone. I centri sociali, sfondando il cordone delle forze dell'ordine, avevano cercato di impedire gli appuntamenti del partito di Matteo Salvini. Da qui il casus belli. Durissima la replica del consigliere del Pd Michele Albiani, da sempre sensibile alle questioni che riguardano la comunita' Lgbt: "Fai schifo, vergognati, sei da querela. Che schifo", ha urlato in aula il dem. Per Albiani, "Piscina deve chiedere immediatamente scusa pubblicamente nella prossima seduta del Consiglio. Non e' accettabile un linguaggio del genere".

Samuele Piscina (Lega): “Accuse ridicole, usano i diritti LGBTQ per nascondere presenza consiglieri tra i centri sociali”

“Le accuse che vedo rilanciate sui giornali sono francamente ridicole. Si inventano un’assurda polemica sui diritti LGBTQ per nascondere il fatto che membri della maggioranza erano in piazza con i centri sociali che aggredivano la Polizia, tema su cui sono intervenuto in aula. È il solito maldestro tentativo di sinistra di sviare l’attenzione dall’imbarazzo legato alla loro incapacità e ai problemi sempre più evidenti a Milano”, commenta Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e Segretario cittadino della Lega. “Abbiamo chiesto al Sindaco Sala di esprimersi sulla vicenda dato che in via Padova due consiglieri della sua maggioranza insieme ai loro amici del centro sociale Lambretta  - a cui il comune ha recentemente concesso un immobile senza bando - volevano impedire una fiaccolata ai cittadini sulla sicurezza e una presentazione di un libro. Sala non ha ancora risposto, continua scandalosamente a tacere”.“

Il riferimento dell’intervento era nei confronti di un singolo episodio realmente accaduto sotto i miei occhi, dove nel 2016, prima che facessimo la cancellata, un cittadino sudamericano transessuale solito a prostituirsi all’angolo con via Mosso, anche recentemente arrestato per atti osceni in luogo pubblico fuori dalla scuola del Trotter su segnalazione dei genitori, si è tagliato con una bottiglia di vetro sputando il sangue contro gli agenti e urlando di essere malato di HIV per tenerli lontani. Sono scene che purtroppo in via Padova si susseguivano di continuo. Fatti realmente accaduti sotto i miei occhi e riportati nei verbali delle Forze dell’Ordine che nulla hanno a che fare con transfobia o sierofobia. Mai stato omofobo in vita mia ed è un insulto alla mia persona lasciarlo intendere con dichiarazioni piene di menzogne. Solo chi non frequenta via Padova evidentemente non conosce la situazione precedente all’intervento portato avanti dal Municipio 2 nella scorsa consiliatura, con la realizzazione della cancellata alla quale la sinistra era contraria”.

“Da sinistra cercano solo di sviare l’imbarazzo della presenza di 2 consiglieri di maggioranza agli scontri contro la Polizia. Abbiamo chiesto a Sala di esporsi e di chiarire la sua posizione, ma ancora non abbiamo ricevuto risposta. Ci spiegassero invece perché il Comune regala le sedi ai centri sociali che attaccano con violenza la Polizia”, conclude Piscina.