Trapper Baby Gang, violenze a Riccione. La Lega: "Si valuti il Daspo"

I fan di Baby Gang mettono a ferro e fuoco Riccione dopo l'annullamento del suo concerto. Max Bastoni (Lega): "Il questore valuti il Daspo urbano"

Baby Gang: violenze a Riccione
Milano
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Trapper Baby Gang, violenze a Riccione. La Lega: "Si valuti il Daspo"

“Dopo la guerriglia urbana che lo ha visto protagonista nell’aprile scorso nel quartiere San Siro, il trapper milanese Zaccaria Mohuib in arte BabyGang, si è visto coinvolto nella notte di terrore scatenata dai suoi sodali nordafricani a Riccione dopo che è stato vietato un suo concerto. Il Questore valuti vista la sua pericolosità sociale il Daspo urbano e altri provvedimenti idonei a impedire l’istituzione a delinquere di cui si rende abitualmente protagonista.” Così Max Bastoni, consigliere comunale e regionale della Lega, in merito ai fatti di Riccione della notte scorsa dove bande di giovani, affluiti nella città romagnola per un concerto di BabyGang, hanno rapinato turisti dopo averli aggrediti e rotto vetrine e auto in sosta a seguito dell'annullamento del concerto del trapper. “Il soggetto in questione ha affermato dopo l’annullamento del concerto che sarebbe tornato a rapinare i turisti nelle spiaggia a Riccione e come d’incanto i suoi seguaci hanno eseguito l’ordine”, prosegue Bastoni. “Già con precedenti penali e dopo l’intervento dell’autorità giudiziaria per abuso di foto di minori, questo personaggio promuove l’illegalita’ e se è fa vanto. Perfetto prodotto della seconda generazione di immigrati. Se non vediamo i pericoli siamo messi male.”

La cronaca della notte di follia

Come riporta True News, le violenze sono scoppiate in seguito alla cancellazione dello show di Baby Gang, rapper 19enne italiano di origine marocchina, che sui social aveva scritto: “Da oggi dovrò tornare a derubare i turisti in spiaggia“. Una gang scatenata composta da una trentina di ragazzi ha seminato il panico nella città lanciando pietre e prendendo a calci le auto in sosta. I residenti, sconvolti, hanno documentato le scene di violenza con foto e video, manifestando indignazione anche sulle piattaforme social. Secondo le prime ricostruzioni, la gang era composta da una trentina di ragazzi, per lo più minorenni e di origine nordafricana.

La comitiva era già finita nei guai lo scorso aprile per episodi di violenza e vandalismo che erano avvenuti a Milano, nel quartiere di San Siro. In quell’occasione sarebbe stato proprio il rapper emergente Baby Gang, che risponde al nome Zaccaria Mohuib – italiano di padre egiziano e madre marocchina – ad incitare i suoi compagni alla rivolta impartendo l’ordine: “Raga, se arrivano gli sbirri nessuno scappa“. Il ragazzo, originario di Lecco ma attualmente residente a Sondrio, è domiciliato in una comunità di recupero. Insieme a lui sono stati indagati altri 13 ragazzi – tre minorenni e gli altri di età compresa tra i 20 e i 27 – di cui la maggior parte con precedenti per furti e rapine.

La destinazione del gruppo doveva essere il concerto del rapper Baby Gang, programmato prima al Peter Pan di Misano (chiuso nei giorni scorsi per assembramenti) e quindi al Byblos (altra discoteca che ha ricevuto un provvedimento di chiusura).

Salta dunque lo show del rapper che poi scrive su Instagram: “Ancora una volta per per cause che non dipendono da me il live è stato annullato. Questo vuol dire che da oggi in poi tornerò a zanzare (derubare, ndr) i turisti in spiaggia a Riccione perché altrimenti non vado avanti. Non sto scherzando“.

Le foto e i video, ora al vaglio dei carabinieri, riprendono il gruppo spostarsi intorno alle due di notte di sabato 22 agosto sul lungomare di Riccione, in via Martinelli. È questo il teatro delle scene di “ordinaria follia“, come le hanno definite i residenti che si trovavano nella zona in quel momento: alcuni saltano sulle auto in sosta o le prendono a calci, altri si sfogano contro le vetrine dei negozi o contro i cartelli stradali, e poi c’è chi lancia pietre. Il bilancio, all’arrivo dei carabinieri sul posto, è di diverse vetture danneggiate, la vetrina di un negozio rotta, e tanta paura tra i turisti e residenti che si sono dovuti barricare nelle case e negli hotel.

Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sicurezza della zona per riuscire a dare un volto ai componenti della gang che ha seminato il panico a Riccione e che si è dileguata all’arrivo delle forze dell’ordine.