Treni, Terzi (Lombardia): "Milano Centrale in overbooking, Garibaldi può essere una alternativa"

L'assessore lombardo ed i progetti per ridurre disagi, ritardi e cancellazioni: "Assestare alcune corse per alleggerire la rete". L'intervista

di Nicolo Rubeis
Claudia Maria Terzi
Milano

Treni, Terzi (Lombardia): "Milano Centrale in overbooking, Garibaldi può essere una alternativa"

"Milano Centrale è ormai in overbooking. La stazione di Garibaldi può rappresentare un'alternativa, valutiamola". Secondo l'assessore alle Infrastrutture della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, per cercare di ridurre al minimo i disagi - e quindi i ritardi e le cancellazioni - sulle linee ferroviarie, è fondamentale alleggerire la rete, anche ipotizzando una lieve riduzione delle tratte: "Che non vuol dire dimezzare o tagliare del 20%, ma soltanto assestare alcune corse" spiega l’esponente della Lega in un'intervista ad Affaritaliani.it.

Terzi, sabato un'altra giornata di disagi per i pendolari. L'intervento sul nodo di Milano non è più rinviabile?

Noi abbiamo aperto da tempo delle interlocuzioni con il ministero dei Trasporti in maniera laica, senza parlare di passato, e partendo dalla condivisione di tutti di alcune criticità che esistono. La discussione sarà tecnica e ci deve portare a definire una soluzione che renda sostenibile non solo il nodo di Milano ma tutto il sistema regionale.

Stazione Centrale è al limite…serve un secondo passante?

Centrale fa fatica e occorre trovare una soluzione, che non deve essere necessariamente quella di realizzare un secondo passante, che resta comunque un'opzione. A Milano, dove ci sono anche le stazioni di Garibaldi, Cadorna, Greco e Lambrate, dobbiamo ragionare su una diversa distribuzione dei treni, sia quelli dell'alta velocità sia quelli per il trasporto merci. Garibaldi, per esempio, può essere un'alternativa a Centrale e va valutata. Alcune stazioni devono essere considerate alla pari di Centrale.

Diminuire le corse può essere una soluzione nel breve termine?

Una rimodulazione fu già fatta nel 2019 quando ci eravamo trovati in una situazione di stress simile a quella attuale. C'è talmente tanto traffico che è difficile gestirlo. E poi le tratte dei treni, e i relativi tempi di percorrenza, sono programmati in base a delle infrastrutture senza problemi. Adesso che ci sono molti cantieri ci sono delle ripercussioni sui tempi. Ci sono delle esigenze che devono convivere su una rete vecchia, che è oggetto di manutenzione. Siamo nella stessa situazione dell'A4 quando aveva bisogno di una quarta corsia…

E quindi come si risolve?

Dobbiamo alleggerire un'infrastruttura che vedrà grandi cambiamenti dal 2026, anche se questo non vuol dire per forza dimezzare o tagliare del 20% le corse. La rete soffre anche per le merci. Abbiamo l'Unione europea che ci impone di portare tutto il trasporto da gomma a ferro ma noi siamo ancora lontanissimi. Dobbiamo fare un'operazione verità con i pendolari, informandoli anche dei possibili disagi dei cantieri. Il servizio oggi non è accettabile. Dobbiamo metterci al tavolo tutti insieme e capire cosa fare sulla rete. Una volta presi degli impegni, su quelli ci mettiamo la faccia.

 

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