Turbigo, il Tar boccia il Comune: “Trovi un luogo per la festa del Ramadan”
Richiesta per la concessione di un luogo al chiuso o all'aperto per celebrare la festa di fine Ramadan
Turbigo, il Tar boccia il Comune: “Trovi un luogo per la festa del Ramadan”
Il Comune di Turbigo della Citta' Metropolitana di Milano, guidato da una coalizione di centrodestra, deve rispondere alla locale comunita' musulmana "entro le ore 14 del giorno 5 aprile 2024 alla richiesta di concessione di un luogo al chiuso o all'aperto per celebrare la festa di fine Ramadan e, nel caso di risposta negativa, avra' cura di indicare eventuali spazi che sarebbero stati idonei all'utilizzo e le ragioni della loro indisponibilita'". E' quanto si legge in una decisione del Tar della Lombardia visionata dall'AGI che arriva, spiega l'avvocato Luca Bauccio, legale dell'associazione religiosa 'Moschea Essa' insieme al collega Aldo Russo, "dopo che in tre mesi il Comune non ha risposto a ben tre richieste della comunita' musulmana per ottenere uno spazio per festeggiare la fine del Ramadan, l'Aid El Fitr".
Turbigo, il Tar boccia il Comune: “Trovi un luogo per la festa del Ramadan”
Il ricorso era stato presentato proprio 'contro' il silenzio tenuto dal Comune sull'istanza datata 26 febbraio 2024 dell'associazione "affinche' il Comune provveda a mettere a disposizione in data 9 e 10 aprile 2024, nella fascia oraria compresa tra le 7 e le 11, uno spazio coperto o scoperto, nel quale poter festeggiare la festivita' musulmana". Nel decreto il presidente della V sezione del Tar, Daniele Dongiovanni, scrive che "alla richiesta avanzata dall'associazione nell'ambito del ricorso in materia di silenzio possa darsi adeguata tutela, onerando il Comune di concludere celermente l'istruttoria relativa all'istanza e fornire una risposta scritta entro il termine delle ore 14 del 5 aprile 2024". Lo stesso statuto comunale, viene ricordato dal giudice, prevede che a ogni istanza il Comune dovrebbe provvedere "entro 30 giorni dalla data di protocollo, termine ormai scaduto". Il Comune di Turbigo, guidato dal sindaco di Fratelli d'Italia Fabrizio Allevi, non si era costituito in giudizio.
Turbigo, il Tar: un eventuale diniego deve essere sempre motivato
"Ancora una volta assistiamo alla negazione di un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione a tutte le minoranze religiose: il diritto alla preghiera e all'identita' religiosa - commenta all'AGI Bauccio -. Il Tar ha correttamente ricordato che l'amministrazione ha il dovere di garantire gli spazi di incontro e preghiera e un eventuale diniego deve essere sempre motivato. Andremo avanti finche' non sara' garantito alla comunita' musulmana di Turbigo il pieno godimento dei diritti fondamentali della persona. Una societa' libera e democratica non ignora le minoranze e ha cura e attenzione verso le loro legittime richieste".