Omicidio nautico, in 100mila chiedono giustizia per Umberto e Greta. L'appello
"Greta avrebbe potuto essere salvata , invece è stata lasciata a morire”
Omicidio nautico, in 100mila chiedono giustizia per Umberto e Greta
Ha sfondato la soglia delle 100mila firme la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org 3 settimane fa da Rossana Seccabiani, a seguito della morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, per chiedere che sia fatta giustizia per i ragazzi tramite l’equiparazione dell’omicidio naturico a quello stradale: “come gli automobilisti, anche i diportisti al timone di unità a motore che, sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, causino la morte di una persona devono essere puniti con pene sensibilmente maggiori a quelle previste per l’omicidio colposo”, spiega il testo dell’appello online.
Quando sono morti, racconta l’autrice della campagna, i due ragazzi “erano in barca a Salò, di sera, come tante persone al lago di Garda e in tutti i laghi e mari italiani. Erano tranquilli e si godevano la serata estiva e mai avrebbero pensato che un motoscafo potesse letteralmente passargli sopra uccidendo Umberto sul colpo e sbalzando Greta in acqua, provocandole numerose fratture e causandone la morte per annegamento”.
Il testo ricorda anche che “i due tedeschi alla guida - Patrick Kassen e Christian Teismann - non si sarebbero nemmeno fermati a prestargli soccorso, ma sarebbero invece andati a bersi una birra subito dopo l'incidente come se nulla fosse accaduto. Greta avrebbe potuto essere salvata , invece è stata lasciata a morire”.
Per questo, “noi chiediamo giustizia per Greta e Umberto” scrive Rossana a nome di tutti i firmatari: “chiediamo di equiparare le norme della navigazione a quelle previste per la strada ORA e che queste due persone vengano ENTRAMBE arrestate e si faccia chiarezza sull'accaduto”.
[Vogliamo] “tornare a goderci le serate estive in barca senza il timore di essere uccisi da individui che senza nessun rispetto per le regole e la vita si mettono alla guida di imbarcazioni potenti e le lanciano a tutta velocità infischiandosene delle conseguenze delle loro azioni", conclude. "Perché Umberto e Greta siamo tutti noi, tutte le persone che amano i nostri laghi e i nostri mari e ora piangono due giovani vite e una giustizia che non si vede.”
La promotrice specifica che “sappiamo che se la nuova legge che chiediamo con questa petizione verrà approvata non sarà retroattiva, anche se noi vorremmo che lo fosse; vorremmo che sia Patrick Kassen che Christian Teismann fossero condannati alla stessa pena prevista per omicidio stradale e omissione di soccorso. Quasi sicuramente questo non sarà possibile e questi due individui saranno giudicati secondo le leggi nautiche vigenti al momento del fatto. Ma vogliamo che siano perlomeno condannati ENTRAMBI a scontare in carcere il massimo della pena, considerando tutte le circostanze aggravanti, per il comportamento inclassificabile che ENTRAMBI hanno avuto sia prima che dopo l'incidente, per avere qualcosa che si possa definire giustizia per Umberto e Greta.”