Università Statale di Milano: al via l’anno accademico 2024/2025
La Rettrice Marina Brambilla ha presentato il Piano Strategico 2025-2030: sfide tecnologiche, rigenerazione urbana e inclusività al centro.
Marina Brambilla
Università Statale di Milano: al via l’anno accademico 2024/2025
Nel discorso inaugurale per l’anno accademico 2024/2025 dell’Università degli Studi di Milano, la Rettrice Marina Brambilla ha posto l’accento sulle grandi trasformazioni tecnologiche, geopolitiche e sociali che stanno investendo il mondo e l’Europa. L’università è chiamata a rispondere a queste sfide con coraggio e curiosità, offrendo strumenti per affrontare le transizioni digitali ed ecologiche, rafforzati dalla multidisciplinarietà di un grande ateneo pubblico.
Statale, il Piano Strategico 2025-2030: visione e obiettivi
Presentato ufficialmente durante la cerimonia, il Piano Strategico per il sessennio 2025-2030 rappresenta la guida per la Statale del futuro. Tra i punti salienti:
Rigenerazione urbana e ricerca: con i grandi progetti di rigenerazione come il Campus MIND e Città Studi.
AI e formazione trasversale: un decalogo per l’uso consapevole dell’intelligenza artificiale, percorsi formativi modulari in “AI Literacy” e il lancio della StAI Academy, un centro per coordinare iniziative legate all’AI e alla scienza dei dati.
Inclusività e diritto allo studio: impegno nel garantire un ambiente accogliente, il benessere psicologico e la promozione di modalità didattiche innovative, incluse quelle online, per favorire l’accesso all’istruzione.
Ricerca: l’investimento etico e strategico dell’Europa
Un tema centrale del Piano è il rafforzamento della ricerca scientifica, con un’attenzione particolare alla dimensione internazionale. La Rettrice ha ricordato i successi dell’Ateneo nei bandi europei, con 63 progetti ERC vinti dal 2010, e l’adesione alla prestigiosa associazione LERU (League of European Research Universities).
“La ricerca rappresenta una scommessa sul futuro dell’umanità e una scelta etica per affrontare dilemmi complessi”, ha sottolineato Brambilla. A supportare questa visione, Paola Bovolenta, Direttrice del Centro de Biología Molecular Severo Ochoa, ha evidenziato l’importanza della “ricerca guidata dalla curiosità” per risolvere i problemi di oggi e di domani.
Campus MIND: un polo d’eccellenza per la ricerca globale
Il nuovo insediamento del Campus MIND rappresenta una pietra miliare per l’Ateneo. Con un’estensione di 200mila metri quadrati, ospiterà 23mila persone e 62mila metri quadrati di laboratori. Di particolare rilievo la piattaforma scientifica di 15mila metri quadrati, destinata a ospitare ricercatori da tutto il mondo.
Didattica innovativa e formazione intergenerazionale
Nel suo intervento, Brambilla ha ribadito l’importanza di una didattica innovativa che accompagni e completi quella tradizionale. “Non dobbiamo considerare le modalità online come un tabù, ma come un’opportunità per rendere l’università più accessibile”, ha dichiarato, sottolineando che l’offerta della Statale rimarrà sempre “culturale e scientifica, mai commerciale”.
Impatto sulla sanità e advocacy scientifica
La Statale, attraverso la sua Facoltà medica, continuerà a contribuire al sistema sanitario pubblico, con un duplice obiettivo: formare professionisti qualificati e migliorare le politiche sanitarie. La Rettrice ha inoltre posto enfasi sull’advocacy scientifica e sociale, per promuovere l’impatto della ricerca nella salute pubblica e nella cittadinanza attiva.
Università come pilastro della società civile
Nel concludere, la Rettrice ha richiamato il ruolo cruciale delle università come luoghi di costruzione della cittadinanza. “Le università resistono come un riferimento imprescindibile per la riflessione, il rispetto reciproco e la formazione di una coscienza civica”, ha affermato, ribadendo l’impegno della Statale nel costruire una società basata sul rispetto e sull’inclusività.