Urbanistica Milano, la GdF: "Un sistema intriso di rilevanti conflitti di interesse"

L'annotazione della Gdf depositata ai pm finisce agli atti della Procura. Tutti i casi di conflitto di interesse. Il caso: la figlia dell'ex dirigente assunta dalla società immobiliare

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Urbanistica Milano, la GdF: "Un sistema intriso di rilevanti conflitti di interesse"

Quanto finora emerso dalla maxi inchiesta sull'urbanistica milanese "e' chiaramente indiziario dell'esistenza di un 'sistema' intriso di rilevanti situazioni di conflitto di interessi in seno alla Commissione per il paesaggio e in capo ad alcuni soggetti interni all'amministrazione comunale, potenzialmente idoneo a compromettere l'indipendenza della Pa e la legittimita' dell'operato pubblico per il rilascio di titoli edilizi". E' quanto sottolinea in un'annotazione il Nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF depositata ai pm Petruzzella, Filippini e Clerici, titolari dei fascicoli con le ipotesi di reato di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso su decine di complessi residenziali di recente costruzione o in fase di realizzazione.

"La (dolosa) genericita' dei regolamenti interni alla Commissione sembra aver favorito un habitat ideale per la messa in atto di comportamenti omissivi, tanto che l'appartenenza a tale organo parrebbe essere, per alcuni, fonte di procacciamento di nuovi e lucrosi lavori; per altri, elemento di connivenza con il potere economico legato al settore immobiliare".

L'assunzione della figlia di un ex dirigente nelle carte dei pm

Nel frattempo LaPresse rivela che la figlia dell'ex massimo dirigente del settore edilizia privata di Milano, Giovanni Oggioni, sarebbe stata assunta come architetto dalla società immobiliare quotata in borsa Abitare In spa per circa 122mila euro di compensi in 4 anni. Nei nuovi atti che la Procura di Milano ha depositato al tribunale del riesame negli scorsi giorni sulla scia dell'informativa della GdF c'è anche questo dettaglio. Assieme a prove di imprese che per 'sbloccare' le pratiche edilizie di Palazzo Marino incaricano membri della commissione per il paesaggio di Palazzo Marino, poi chiamata a votare quegli stessi progetti.

Gli altri casi di conflitto di interesse contestati

Nel mirino degli inquirenti ci è finito dunque, oltre a Oggioni, l'architetto Alessandro Trivelli che dopo aver contribuito a bocciare per due volte un progetto immobiliare a Vaiano Valle ha ottenuto un incarico dalla società costruttrice, sempre Abitare In, finita sotto i fari della Procura anche per il cantiere Lambrate Twin Palace. Sono circa 600 gli appartamenti bloccati di Abitare In alle luce delle indagini sugli abusi edilizi a Milano.

Nelle carte compare anche l'architetto Alessandro Scandurra, noto professionista del settore e membro della commissione per il paesaggio nel 2021. Non si sarebbe astenuto dal votare su un maxi progetto da 200 appartamenti in via Salomone presentato dai costruttori di Bluestone di Andrea Bezzicheri (sotto inchiesta per il progetto 'Hidden Garden' di Piazza Aspromonte e imputato di abusi edilizi per le 'Park Towers' di via Crescenzago 105) nonostante avesse fatturato oltre 279mila euro alla immobiliare Egidio Holding che ha in pegno le quote della Bluestone Salomone srl. L'ex presidente della commissione paesaggio Giuseppe Marinoni era presente e non si è astenuto nelle sedute in cui si discuteva della progettazione dell'opera edilizia 'I Portali - Gioia 20' di via Melchiorre Gioia a Milano, lanciata da Coima sgr, il veicolo dell'imprenditore Manfredi Catella. Progetto curato da ACPV Architects, che appena un mese prima aveva intrattenuto rapporti commerciali proprio con lo Studio Marinoni di cui il professionista era titolare, emettendo una fattura da 2.415 euro. Marinoni era presente e non si è astenuto anche per il progetto 'Tortona 25' della multinazionale americana del real estate Hines.

Nell'informativa della gdf, disponibile alle difese, si fanno i nomi di quasi tutti i membri delle ultime 2 commissioni per il paesaggio nominate dal sindaco Giuseppe Sala, fino a quella neo-costituita nel dicembre 2024 che ha visto in parte modificare le regole interne, ad esempio vietando ad almeno 8 componenti su 15 di esercitare l'attività di architetto nel territorio di Milano durante il proprio mandato.  Gli uomini delle fiamme gialle, annota LaPresse, segnalano una quindicina di casi di conflitto di interessi.

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