Urbanistica a Milano, scontro a distanza tra l'assessore Tancredi e i costruttori

L'assessore: "Lasciata troppa libertà ai progettisti, hanno privilegiato il profitto". De Albertis: "Ingiusto, tutto fatto seguendo le regole del Comune"

di redazione

Regina De Albertis

Milano

Urbanistica, Tancredi: "Troppa libertà ai progettisti, hanno privilegiato il profitto"

"Forse c’è stata un po’ di leggerezza, ma è sempre sull’esperienza che si costruiscono scenari futuri". Così l'assessore milanese alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi parlando del Piano di Governo del Territorio nell'ambito del convegno "Un Pgt per il nuovo progetto Milano" organizzato dal Pd alla Camera del Lavoro. Una parziale autocritica anche sulla delicatissima situazione sul fronte urbanistico. Nei precedenti PGT la città ha puntato molto sulla flessibilità progettuale, evitando regole troppo rigide nei confronti di progettisti e costrutturi: "I risultati sono stati in parte positivi, ma anche abbastanza deludenti", ha ammesso l’assessore. Perchè il settore immobiliare avrebbe privilegiato la logica del profitto a discapito di una visione urbanistica più equilibrata. Da qui la necessità di un cambio di rotto che potrebbe passare da una forte riduzione di discrezionalità da parte di progettisti e commissione Paesaggio.

De Albertis (Assimpredil Ance): "Ingiusto sostenere che abbiamo solo inseguito il profitto"

Parole che non sono piaciute a Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance: “Tutti i progetti realizzati o che sono oggi in fase di costruzione a Milano, lasciando ovviamente agli organi competenti il giudizio finale in merito, sono stati regolarmente approvati dall’Amministrazione comunale a seguito di iter istruttori lunghi e complessi". "Istruttorie tecniche e amministrative che sono servite al Comune non solo per verificare la legittimità dell’intervento nel rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie, ma anche per definire quanto ogni singolo intervento si sarebbe inserito nel contesto cittadino e avrebbe dovuto restituire alla comunità in termini di oneri e di opere. E l’Amministrazione non ha fatto certamente sconti a nessuno, ha applicato le regole che Pgt e regolamento edilizio hanno fissato e che il Consiglio Comunale ha approvato. Per questo le parole dell’Assessore, che ha condiviso tutte quelle scelte, suscitano sorpresa e perplessità”, prosegue.

“La richiesta di nuove abitazioni a Milano rimane fortissima e certamente si e` realizzato tanto negli ultimi anni, c’è chi sostiene bene e chi male e io non voglio dare giudizi - continua De Albertis - ma la regia del governo del territorio è, ed è sempre stata, completamente in capo al Comune: per questo, non si può certo dire che imprese e professionisti abbiano avuto la possibilità di operare in libertà, rincorrendo solo il proprio interesse economico. Mi sembra francamente ingiusto ricondurre a una logica di mero profitto i tantissimi interventi di rigenerazione urbana che molto hanno dato alla Città in termini di realizzazione di migliaia di alloggi di housing sociale ed edilizia convenzionata, recupero di aree dismesse, creazione di spazi verdi e servizi, sostenibilità ambientale, efficientamento energetico degli edifici, bonifica dei suoli, creazione di posti di lavoro”.

 “In ogni caso la situazione attuale e il dibattito che si è aperto - si chiede la presidente di Assimpredil Ance - richiede certamente un bilancio e forse anche una revisione delle regole? Milano sarà in grado di svilupparsi per affrontare le sfide del suo futuro? Una parte di cittadini, che sono il nostro principale riferimento, si è sentita inascoltata e non tutelata?” “La nostra categoria - conclude De Albertis - è sicuramente disponibile a confrontarsi con la Città e con il Comune per costruire regole nuove, tenendo al centro le richieste collettive e l’interesse primario della città ad essere attrattiva, inclusiva e aperta alle tante necessità che i bisogni attuali esprimono con forza”.
 

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