Sala: "Leoncavallo un valore per Milano". Lega: "Parole gravissime, si dimetta". VIDEO
Il sindaco di Milano: "Stiamo cercando un nuovo spazio per il centro sociale, è luogo pacifico e di impegno". Sardone e Piscina della Lega: "No, sono delinquenti, inconcepibile premiarli"
Leoncavallo
Sala: "Leoncavallo un valore per la città". Lega: "Parole gravissime, si dimetta"
Per il Leoncavallo "sì, stiamo cercando un nuovo spazio. Io credo che, anche se le mie parole possono non piacere a tutti, il Leoncavallo sia un valore nella nostra società, un valore storico nella nostra città, e che continui ad esserlo, un luogo pacifico e di impegno": lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala in merito alla vicenda del Leoncavallo, dopo il presidio di ieri dei militanti davanti allo stabile occupato di via Watteau di proprietà del gruppo Cabassi, e al nuovo rinvio dello sfratto al 24 gennaio prossimo. "Che il Comune dia una mano é necessario. È chiaro che questo impegno non parte da oggi: parte da tempo addietro, ma non ci siamo ancora riusciti. Comunque ci stiamo impegnando attraverso l’assessore Tancredi, spero di poter proporre a chi oggi vive il Leoncavallo un’altra location dignitosa e che possa funzionare per gli scopi per cui il centro sociale continua a vivere", ha spiegato Sala.
Lega all'attacco: "Sala si deve dimettere"
"Riteniamo gravissime le parole di elogio per i delinquenti del Leoncavallo da parte del sindaco Sala. Nessun Primo cittadino a oggi ha mai usato parole di miele nei confronti di chi non rispetta i principi costituzionali e democratici del nostro Paese. Siamo sgomenti per quanto ha dichiarato e gli chiediamo di fare un passo indietro o di dimettersi immediatamente. Chi sbeffeggia la legge, la democrazia e la Costituzione non può rappresentare i milanesi. Lo ricordiamo: nel Leonka si spaccia droga alla luce del sole con tanto di iniziative sponsorizzate sui loro canali, si volgono attività di ogni tipo senza pagare tasse o affitti, si nega la possibilità di riposo dei cittadini di Greco. Non è concepibile che il Comune e la sinistra milanese premino con la ricerca di uno stabile, magari comunale, chi fino a oggi ha svolto unicamente attività illegali creando morte e disagi e occupando abusivamente più stabili, in barba al diritto di proprietà privata. E' una vergogna". Così Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario della Lega e Silvia Sardone, europarlamentare e consigliera comunale.