Violenze di Capodanno, il Comune di Milano si costituisce parte civile
Violenze in piazza Duomo a Milano, il sindaco Sala: "Spero in pene severe. Assumeremo 500 agenti". Primi due fermi. FdI attacca: "Matrice islamica"
Violenze di Capodanno, il Comune di Milano si costituisce parte civile
Violenze sessuali di Capodanno in piazza Duomo a Milano, mentre proseguono le indagini, prende posizione il sindaco Beppe Sala intervistato dal Tg1. Il primo cittadino spiega: "Queste cose non possono accadere. Sono vicino alle ragazze e mi scuso a nome mio e della città: il Comune si costituirà parte civile del processo e spero in pene severe". Al momento sono 9 le vittime accertate, con la procura che indaga per violenze sessuali di gruppo. Nella giornata di ieri la polizia ha reso noto che sono stati perquisiti 18 ragazzi tra Milano e Torino, persone potenzialmente coinvolti nei fatti di Capodanno.
Sala: "Sicurezza, bisogna fare di più"
Secondo Sala sulla sicurezza "bisogna fare di più", per questo nelle prossime settimane "porterò in giunta la delibera per l'assunzione di 500 vigili, come avevo promesso in campagna elettorale", dato che "serve più gente sul territorio". In ogni caso "noi metteremo grande attenzione perché queste cose- conclude il sindaco- non devono succedere. Saremo molto attenti". "Serve piu' sicurezza e la sicurezza e' fatta da uomini e donne in campo e da tecnologia"; ha proseguito il sindaco sottolineando che "gia' la tecnologia che c'e' aiuta, infatti sono stati individuati rapidamente i colpevoli, ma serve qualcosa che, al momento, non retroattivamente, faccia si' che questi episodi non avvengano. C'e' da fare ancora molto, noi metteremo grande attenzione".
Due giovani fermati: "Pesanti violenze sessuali quasi complete"
Oggi giunge notizia che ci sono due fermati nell'indagine coordinata dalla Procura di Milano e condotta dalla Squadra mobile. . I due giovani avrebbero compiuto "pesanti violenze sessuali quasi complete accompagnate da rapine di cellulari e borsette": lo ha spiegato il procuratore milanese facente funzione Riccardo Targetti che ha reso noto il fermo dei due giovani, uno a Milano e uno a Torino di 21 e 18 anni, aggiungendo che entrambi sono "italiani di seconda generazione". I provvedimenti sono stati eseguiti per un "consistente e concreto pericolo di fuga e gravi indizi". I due, infatti, non sono stati ritracciati ieri durante le perquisizioni e stavano scappando.
Violenze Milano: legale, 18enne fermato ha risposto a giudice
"Ha risposto e ha avuto un atteggiamento collaborativo con il giudice". Cosi' l'avvocato Iacopo Viola, legale del 18enne italiano di origine nordafricana fermato per il suo coinvolgimento nelle aggressioni a sfondo sessuale avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano al termine dell'udienza di convalida davanti al gip Raffaella Mascarino. Il giudice si e' riservato sulla decisione di accogliere il provvedimento emesso dalla procura di Milano e di applicare la custodia cautelare in carcere. Il difensore del giovane, che ha partecipato all'interrogatorio in video collegamento dal carcere di San Vittore, ha chiesto invece gli arresti domiciliari.
Le indagini: 18 perquisizioni tra Milano e Torino
Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dal pm Alessia Menegazzo, dall'aggiunto Letizia Mannella e dal procuratore dei minorenni Ciro Cascone, ieri hanno effettuato 18 perquisizioni, di cui nove a Torino, una a Bergamo, una a Rozzano e le altre nel capoluogo lombardo, a casa di ragazzi tra i 21 e i 15 anni, sia italiani che stranieri e con precedenti. E hanno sequestrato cellulari, supporti informatici e indumenti, come giacconi e berretti. L'operazione, a cui hanno preso parte anche i poliziotti della sezione di pg della Procura milanese e gli agenti della Squadra Mobile torinese e dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte, e' stata resa possibile dopo l'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, dei video e delle immagini finite sui social e sul web, e dopo i racconti di testimoni e delle vittime.
Le vittime hanno riconosciuto gli aggressori: "Trattate come bambole di pezza"
Vittime che, riferisce Ansa, ieri sono state sentite di nuovo fino a tarda sera da inquirenti e investigatori: hanno riconosciuto dai fermi immagine, ma anche attraverso gli indumenti trovati questa mattina nel blitz, i loro aggressori e ripercorso quegli attimi drammatici. Hanno subito, come sono state definite nei giorni scorsi, "violenze orribili" e sono state trattate, e' la sintesi delle loro descrizioni, come "bambole di pezza" e "oggetti".
La studentessa tedesca: "Spero sia fatta giustizia"
"Spero sia fatta giustizia per noi e per tutte le altre ragazze che sono state molestate quella sera", ha commentato una delle due studentesse tedesche prese di mira e ancora sotto choc. L'inchiesta, nella quale sono stati contestati i reati di violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni, non e' escluso che possa a breve allargarsi: si stanno vagliando altri episodi di rapine e borseggi denunciati e che riguardano anche i giorni precedenti il 31 dicembre e, quindi, il numero degli indagati (al momento 12, ma le perquisizioni hanno interessato 18 giovani) potrebbe aumentare cosi' come quello delle giovani prese di mira. Secondo un primo quadro emerso dall'inchiesta e dalle deposizioni delle ragazze, non ci sarebbe stato un piano preordinato ne' un'unica regia ma, invece, uno sfogo di istinti di prevaricazione e di una subcultura in cui non c'e' posto per il rispetto nei confronti del prossimo e men che meno nei confronti delle donne.
La notte di violenze del branco
Suddivisi in diversi gruppi, a Capodanno, gli indagati si sarebbero riversati in piazza Duomo per incontrarsi e unire le 'forze'. Le prime vittime, in ordine di tempo, è ancora la ricostruzione dell'Ansa, sono state le due turiste tedesche, ventenni, trascinate nella calca, intrappolate e molestate non molto lontano dalle transenne e dalle forze dell'ordine. Poi, e' toccato alla 19enne con un giubbotto rosso aggredita davanti al McDonald's. Sono intervenute in suo soccorso due amiche che hanno subito lo stesso trattamento e hanno denunciato il giorno successivo. Poco dopo, attorno alle 00.45, un'altra giovane che si trovava in galleria Vittorio Emanuele II e' stata prima rapinata del cellulare e poi molestata, cosi' come le tre amiche che hanno tentato di aiutarla.
Violenze Milano: pm, spiccata pericolosita' 21enne fermato
Abdallah B., il 21enne fermato a Torino per violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate per i fatti di Capodanno in piazza Duomo a Milano, "ha dimostrato una chiara e consapevole adesione al progetto criminoso del gruppo di uomini che ha assalito" le due 19enni all'altezza del McDonald's "inserendosi inequivocabilmente quale compartecipe attivo della condotta di violenza sessuale di gruppo". E' quanto si legge nel decreto di fermo emesso dalla procura di Milano. "L'efferatezza della condotta" di Abdallah B. "dimostra la spiccata pericolosita' del soggetto, che, se lasciato in liberta', potrebbe compiere altri delitti della stessa indole, anche sfruttando la forza d'intimidazione del violento gruppo di cui fa parte". Per il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo, "le medesime considerazioni devono essere svolte con riferimento alle condotte poste in essere da Abdelrahman I., il 18enne fermato a Milano e gia' comparso davanti al gip per l'udienza di convalida. Quest'ultimo e' anche indagato per la sua presunta partecipazione all'aggressione a sfondo sessuale al gruppo di quattro amiche toscane, di eta' compresa tra i 18 e 19 anni, all'ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II.
Violenze Milano: vittima, uno schifo, mani addosso da chiunque
"Posso dire che tutto intorno era uno schifo, c'erano molti ragazzi e chiunque passasse si prendeva la liberta' di mettere le mani addosso". E' quanto ha messo a verbale una delle vittime delle aggressioni a sfondo sessuale avvenute in piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno. "Ho urlato - ha aggiunto la 19enne nella sua testimonianza contenuta nel decreto di fermo emesso a carico di un 21enne di Torino e un 18enne di Milano - cercando la mia amica (la coetanea con il giubbotto rosso divenuta protagonista di un video virale, ndr.), sono anche salita su un muretto per individuarla ma l'ho persa di vista. Nel mentre sono arrivate le forze dell'ordine con scudi e manganelli". Quando "la massa di aggressori si e' dileguata" la mia amica "era li' che cercava di coprirsi con il giubbino stretto sul petto, non aveva piu' indumenti addosso () e' stata soccorsa da un operatore delle forze dell'ordine che l'ha aiutata a rialzarsi", ha concluso la 19enne.
Meloni: "Perchè Lamorgese e le femministe stanno zitte?"
Restano alti i toni dello scontro politico in merito all'episodio. Ieri ha alzato la voce Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni ospite a 'Fuori dal coro' su Rete 4 ha dichiarato: "Se queste persone che hanno organizzato queste molestie di branco venivano non solo da Milano ma anche da Torino, come si sono organizzate? È possibile lo abbiano fatto tramite chat? E se il governo è così bravo da andare a perquisire le case di chi organizza le manifestazioni contro di se attraverso le chat, perché non lo hanno fatto anche con questi fenomeni?".
Meloni ha proseguito: "La vicenda non è solo un fatto fortuito legato alla sicurezza, alla violenza sulle donne, a questioni che possono accadere, e la cosa già sarebbe gravissima in sé, ma comincino a credere che la cosa sia ancora più grave perché non è la prima volta che accade. È possibile che alla base di quello che continua ad accadere nelle società ci sia l'idea che le donne non abbiano diritto a fare baldoria la notte di Capodanno? E se questo problema c'è, perché stanno tutti zitti? Lamorgese sta sempre da un'altra parte, le femministe non pervenute, aspetto ancora un post della Boldrini su questo".
Fazzolari (FdI): "Come Colonia, azioni con matrice fondamentalista islamica"
Forti le parole del senatore Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di Fratelli d'Italia: "E' ormai palese che le violenze perpetrate a Milano la notte di Capodanno a danno di giovani donne altro non sono che episodi di 'Taharrush gamea', la criminale pratica che indica una molestia collettiva, con aggressioni nei confronti delle donne che possono sfociare in violenza sessuale".
"Al di la' di ogni ragionevole dubbio, gli episodi di Milano ricordano in modo chiaro quanto accaduto a Colonia e in numerose altre citta' europee nella notte di San Silvestro di sei anni fa, quando gruppi di immigrati di origine araba e nordafricana, con chiara matrice fondamentalista islamica, molestarono, derubarono e in diversi casi stuprarono centinaia di giovani donne scese in piazza per festeggiare il Capodanno. Si tratta di azioni non casuali ma pianificate, coordinate e premeditate, messe in opera per rivendicare un modello di societa', tipico del fondamentalismo islamico, che non ammette il riconoscimento della parita' di diritti delle donne".
"Fratelli d'Italia ha oggi depositato un'interrogazione, a mia prima firma, al ministro Lamorgese, per sapere, cosa intenda fare il governo per impedire che analoghi atti criminali - favoriti dall'immigrazione illegale di massa, dal dilagare del fondamentalismo islamico e dal lassismo delle istituzioni - si ripetano in futuro e per assicurare alla giustizia i criminali che li compiono", ha concluso il senatore Fazzolari.