Violenze sessuali: abbreviato per Genovese. La difesa: "Deficit psicologico"
Il legale della giovane violentata: "Invalida, non può più fare la modella". Gli avvocati del manager: "Deficit psicologico causato dalle droghe"
Caso Genovese: sentenza attesa il 19 settembre
Alberto Genovese, l'ex manager a processo per due violenze sessuali, sarà processato con rito abbreviato condizionato a una consulenza psicologica richiesta dalla difesa e dall'acquisizione di produzione documentale.
Udienza del processo a porte chiuse
Lo ha stabilito il gup di Milano Chiara Valori che ha fissato anche le prossime tappe del processo che si terrà dunque a porte chiuse. Nella prossima udienza del 27 giugno prenderà la parola in aula proprio l'imputato, quindi parlerà l'ex fidanzata e la psicologa per far luce sullo stato dell'imprenditore di start up che si sta curando in una comunità.
Il 7 luglio il turno della pubblica accusa
Il 7 luglio sarà la volta della pubblica accusa, rappresentata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, mentre il 18 luglio l'udienza sarà dedicata alla difesa di Genovese. La sentenza è attesa il prossimo 19 settembre.
Il legale della giovane violentata: "Invalida, non può più fare la modella"
"E' invalida permanente al 40%, ha problemi fisici e psicologici e non puo' piu' fare la modella, il lavoro che faceva". Così l'avvocato Luigi Liguori ha descritto le condizioni della giovane violentata, secondo l'accusa, nell'ottobre 2020, quando aveva 18 anni, nell'attico di lusso vicino al Duomo di Milano da Alberto Genovese, a processo in abbreviato per quegli abusi e pure per quelli nei confronti di un'altra ragazza, sempre stordita con un mix di droghe, nel luglio precedente in una villa a Ibiza. Il legale Liguori, che rappresenta la vittima come parte civile, ha ricordato che i danni subiti dalla giovane sono stati calcolati per una cifra che arriva ad un milione e mezzo di euro. L'ex imprenditore del web nella scorsa udienza aveva offerto 130mila euro come risarcimento e 25mila euro all'altra ragazza, cifre che sono state rifiutate dalle parti civili. Il 27 giugno davanti al gup Chiara Valori sarà sentita una psicologa, consulente della difesa, poi ci sarà l'interrogatorio chiesto da Genovese e la sua ex fidanzata, imputata in concorso per le violenze nell'isola spagnola, rendera' dichiarazioni spontanee. Il 7 luglio parola all'aggiunto Letizia Mannella e ai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini e ai legali di parte civile. Il 18 luglio interverranno i difensori, i legali Luigi Isolabella e Davide Ferrari.
La difesa di Genovese: "Deficit psicologico causato da abuso droghe"
Il cronico abuso di droghe, in particolare cocaina e ketamina, avrebbe causato in Albero Genovese un deficit psicologico tale da influire parzialmente sulla sua capacita' di intendere e volere. E' quanto, in sintesi, rileva una consulenza medica depositata dalla difesa dell'imprenditore nel processo con rito abbreviato in cui e' imputato per due episodi di presunta violenza sessuale, che il 44enne avrebbe commesso a Milano (10-11 ottobre 2020) e Ibiza (10 luglio 2020), ai danni di due giovani ragazze stordite con un mix di droghe. La psicologa che ha redatto la relazione sara' sentita nella prossima udienza in programma il 27 giugno. Con questa carta, gli avvocati Luigi Isolabella e Davide Ferrari cercano di evidenziare un possibile vizio di mente in Genovese ai momenti dei fatti contestati dalla procura di Milano.