Voto, Sala: il Pd deve convincere gli indecisi. Salvini a rischio

Sala: "Un sindaco ha il dovere di guardare alla qualità della classe dirigente e Milano ha bisogno di interlocutori giusti in Parlamento"

Beppe Sala (da Instagram)
Milano
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Voto, Sala: il Pd deve convincere gli indecisi. Salvini a rischio

"Il risultato della Lega e' uno di quelli che attendo con piu' curiosita' e che avra' un peso notevole nella lettura delle elezioni. Parlo spesso con politici leghisti e privatamente non esprimono giudizi lusinghieri su Salvini. Il suo potere nella Lega e' ancora forte, ma di fronte a un risultato molto negativo della Lega non mi stupirebbe un ribaltone al vertice del partito".  Lo dice in un'intervista a 'La Repubblica', il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Attende di conoscere gli sviluppi delle notizie fornite dagli 007 Usa sui finanziamenti di Mosca a 24 Paesi, ma Sala è convinto che ci siano "gia' elementi per ritenere che i rapporti ambigui a livello internazionale siano uno degli elementi di debolezza della coalizione di centrodestra. I rapporti politici di Salvini con Mosca non sono una illazione, bensi' una pura constatazione".  Sulle ingerenze di Mosca sul voto sottolinea: "Vedo quello che succede in Rete, dove ci sono macchine di propaganda costose, animate da migliaia di troll. Chi li gestisce? Chi li finanzia? Domande cui sarebbe interessante avere risposta".

Voto, Sala: voto Pd, Meloni  è ondivaga

Il sindaco di Milano conferma che alle prossime elezioni votera' Pd: "E' una questione di valori e di visione della societa'. Un sindaco ha il dovere di guardare alla qualita' della classe dirigente e Milano ha bisogno di interlocutori giusti in Parlamento". E poi: "Io non credo che ci sia davvero il 40% di indecisi su che partito votare. Piuttosto, mi sembrano in molti che non sanno se si recheranno ai seggi. Penso a loro e so per esperienza che conta ogni singolo voto. Dobbiamo provare a conquistarlo fino all’ultimo giorno di campagna". Meloni, secondo il primo cittadino milanese, è "ondivaga, in certi momenti cerca di presentarsi come moderata, in altri alza i toni" e sostiene che il centrodestra non si dividera': "Non lo ha mai fatto nei momenti importanti. Piu' facile che litighino dopo il voto".