Automobile Sapiens: il futuro dell’auto intelligente secondo la Luiss Business School

La nuova ricerca dell’Osservatorio Auto e Mobilità analizza aspettative, sfide e diffusione dell’auto intelligente con IA.

Auto e Motori

L’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School ha presentato la nuova ricerca intitolata “Dall’Automobile Sapiens, all’Automobilista Sapiens”,

uno studio approfondito che esplora le reazioni, le aspettative e i timori degli automobilisti italiani nei confronti delle auto intelligenti, dotate di sistemi avanzati di intelligenza artificiale (IA). L’obiettivo è analizzare non solo la percezione pubblica, ma anche la diffusione di queste tecnologie e il loro potenziale impatto sul mercato automobilistico globale.

Secondo lo studio, l’Automobile Sapiens non è solo un veicolo: è un ecosistema tecnologico intelligente, progettato per integrare l’IA in ogni aspetto della guida. Questi veicoli non si limitano a eseguire comandi, ma prendono decisioni autonome per migliorare la sicurezza, ottimizzare l’esperienza di guida e semplificare la gestione delle attività quotidiane.

 

Michele Crisci, Presidente di UNRAE, ha descritto questa trasformazione come un momento epocale per l’automotive: “L’Automobile Sapiens ridefinisce il concetto di mobilità. Non sostituisce il conducente, ma lo potenzia, creando un’interazione collaborativa e intelligente. Ogni innovazione tecnologica mira a ridurre gli incidenti stradali e a migliorare l’efficienza.”

La ricerca, basata su un campione rappresentativo di 2.124 automobilisti italiani di età compresa tra i 18 e i 60 anni, ha evidenziato un crescente interesse per l’Automobile Sapiens.

Familiarità e intenzione d’uso: il 67,9% degli intervistati ha dichiarato un livello di familiarità medio-alto con le tecnologie di guida assistita, mentre il 55,2% si dice pronto a utilizzare un veicolo intelligente.

Innovazione e sicurezza: l’IA è percepita come altamente innovativa dall’75,8% dei partecipanti. Più della metà (53,5%) si fida della sua capacità di prevenire incidenti e il 62,3% ritiene che questi veicoli siano progettati per evitare collisioni.

Dubbi e timori: le preoccupazioni principali riguardano i costi di manutenzione e aggiornamento (83,2%) e la completa delega decisionale, accettata solo dal 28% degli intervistati.

Il settore automobilistico sta vivendo una rapida evoluzione grazie all’adozione dell’IA. Secondo il World Economic Forum (WEF), la capacità di calcolo destinata all’IA raddoppia ogni 100 giorni, con un impatto significativo sul mercato globale. La Semiconductor Industry Association segnala che l’automotive rappresenta il 17% del mercato statunitense dei semiconduttori, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente.

In Europa, sono già undici le piattaforme SDV (Software Defined Vehicle) disponibili, e altre diciotto verranno lanciate entro il 2026. Questi veicoli, definiti da software, rappresentano una nuova frontiera, con sistemi progettati per aggiornarsi continuamente e adattarsi alle esigenze dell’utente.

Tecnologia al servizio dell’esperienza di guida

Le applicazioni dell’IA nell’Automobile Sapiens sono molteplici e coinvolgono sia la sicurezza che il comfort:

Assistenti vocali avanzati: tutti i principali marchi automobilistici includono ormai un assistente vocale proprietario, spesso integrato con tecnologie come Google Assistant, Siri e Alexa. Quattordici produttori hanno già incorporato ChatGPT nei loro sistemi.

Sicurezza e prevenzione incidenti: le innovazioni nei sistemi di In-Cabin Sensing, progettati per monitorare lo stato del conducente e degli occupanti, stanno crescendo rapidamente. Si prevede che il mercato globale di questi sistemi passerà dagli attuali 2,5 miliardi di dollari a 6-8 miliardi entro il 2030.

Sostenibilità: l’IA aiuta a ottimizzare i consumi energetici e ridurre l’impatto ambientale, supportando lo sviluppo di veicoli più efficienti e meno inquinanti.

Nonostante l’entusiasmo per l’Automobile Sapiens, permangono alcune resistenze. Il costo elevato di acquisto e manutenzione è una delle principali barriere, insieme alla vulnerabilità informatica. Tuttavia, il progresso tecnologico e gli investimenti in ricerca e sviluppo stanno già affrontando queste sfide.

Secondo Crisci, “Le sfide che affrontiamo sono chiare: dobbiamo ottimizzare i costi, garantire l’affidabilità dei sistemi e gestire l’impatto energetico dell’intelligenza artificiale. Per questo stiamo collaborando con esperti di tecnologia e ingegneri per sviluppare soluzioni sostenibili.”

Lo studio sottolinea che il successo dell’Automobile Sapiens dipenderà dal ruolo attivo e consapevole dell’utilizzatore. L’Automobilista Sapiens è chiamato a interagire con il veicolo in modo collaborativo, sfruttando le tecnologie per migliorare la propria esperienza di guida senza delegare completamente il controllo.

Questa nuova relazione tra uomo e macchina richiede una trasformazione culturale, che deve essere supportata da programmi educativi e da una comunicazione chiara sui vantaggi e i limiti dell’IA.

Con l’espansione delle piattaforme SDV e il crescente interesse per le tecnologie intelligenti, l’Automobile Sapiens si prepara a diventare protagonista del mercato automobilistico nei prossimi anni. Questa evoluzione rappresenta non solo una sfida tecnologica, ma anche un’opportunità per ripensare la mobilità in chiave sostenibile e sicura.

La strada è tracciata, e come sottolinea Crisci: “Siamo all’inizio di un viaggio emozionante, dove tecnologia, sostenibilità e user experience si incontrano per trasformare il nostro modo di muoverci.”

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