Bruno Sacco, il Designer italiano che ha plasmato Mercedes-Benz, ci ha lasciato

Il leggendario designer italiano ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell'automobile, ridefinendo il linguaggio stilistico di Mercedes-Benz per più di quattro decenni.

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Auto e Motori

Bruno Sacco, considerato uno dei più grandi designer della storia dell'automobile, è morto il 19 settembre 2024 a Sindelfingen, in Germania, all'età di 90 anni.

Nato a Udine nel 1933, Sacco ha guidato il dipartimento di design di Mercedes-Benz dal 1975 al 1999, lasciando un’eredità visiva che ha caratterizzato il marchio per decenni. Sotto la sua guida, Mercedes-Benz ha introdotto alcuni dei modelli più iconici e longevi nella storia dell'automobile, tra cui la Classe S serie 126 e la SL "Pagoda". La sua filosofia di design si basava su un principio fondamentale: "Una Mercedes-Benz deve sempre assomigliare a una Mercedes-Benz", un concetto che ha mantenuto coeso il linguaggio stilistico del marchio attraverso diverse generazioni di veicoli.

La carriera: da Udine a Sindelfingen

Bruno Sacco iniziò il suo percorso di formazione al Politecnico di Torino negli anni '50, spinto dalla passione per il design automobilistico, scaturita dalla sua visita al Salone dell'Auto di Torino. Dopo un breve periodo alla Carrozzeria Ghia, nel 1958 entrò a far parte di Daimler-Benz AG, iniziando così una carriera che lo avrebbe visto contribuire alla creazione di alcune delle auto più rappresentative della casa tedesca. Tra i suoi primi progetti spiccano la 230 SL "Pagoda" e la leggendaria Mercedes-Benz 600.

Il contributo alla storia di Mercedes-Benz

Sacco assunse la guida del dipartimento di design di Mercedes-Benz nel 1975, e il suo primo grande successo fu la station wagon della serie 123. Tuttavia, fu la Classe S serie 126, introdotta nel 1979, a rappresentare il culmine della sua carriera. Sacco era particolarmente fiero di questo modello, considerandolo "la cosa migliore che ho fatto per Mercedes-Benz". L'eleganza senza tempo e le proporzioni perfette di questa berlina hanno rappresentato un punto di riferimento per l'intero settore automobilistico.

Durante il suo mandato, Sacco non solo ha creato veicoli esteticamente accattivanti, ma ha anche posto una forte enfasi sull'efficienza aerodinamica. Questo approccio è stato particolarmente evidente durante l'espansione della gamma di modelli di Mercedes-Benz negli anni '90, con l'introduzione di veicoli come la Classe A, la Classe M e la SLK.

Un'eredità che vive ancora oggi

Il contributo di Sacco al mondo dell’automobile non si limita solo al design dei veicoli. Sotto la sua guida, Mercedes-Benz ha sviluppato un'identità visiva coerente e immediatamente riconoscibile in tutto il mondo. Il suo lavoro continua a influenzare i designer contemporanei e molti dei suoi veicoli, come la Mercedes-Benz 190 e la Classe S serie 126, sono ancora considerati icone del design automobilistico.

Il 31 marzo 1999, Sacco si ritirò dalla sua posizione in Mercedes-Benz, ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui l'ingresso nella "Automotive Hall of Fame" e nella "European Automotive Hall of Fame". Anche dopo il ritiro, rimase profondamente legato al marchio che aveva contribuito a definire, dichiarando: "Mercedes è stata la mia vita, e io sostengo quel tempo al cento per cento”.

Bruno Sacco ha incarnato la perfetta fusione tra estetica e tecnologia, lasciando un segno indelebile nella storia dell'automobile. La sua visione ha reso Mercedes-Benz non solo un leader tecnologico, ma anche un simbolo di eleganza senza tempo, mantenendo il marchio rilevante e attraente per diverse generazioni.