Due ruote in Italia: un settore da 14,8 miliardi, ANCMA chiede politiche per sostenere la crescita

Uno studio Bain & Company svela il valore economico della filiera moto e bici in Italia. Il presidente ANCMA Roman: “Investire in ricerca, sviluppo e infrastrutture per competere a livello internazionale”.

Redazione Motori
Auto e Motori

L’Italia si conferma leader in Europa nel settore delle due ruote, con un mercato che nel 2023 ha raggiunto un valore complessivo di 14,8 miliardi di euro.

Questo il dato più rilevante emerso dallo studio di Bain & Company Italia, presentato oggi da Confindustria ANCMA presso la Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato.

Il mercato: moto in crescita, bici in trasformazione

Con un fatturato di 9,5 miliardi di euro, il comparto motocicli si distingue per la crescita sostenuta (+50% dal 2020 al 2023), trainata dall’aumento delle immatricolazioni e dal boom delle moto di media cilindrata. Le patenti A sono cresciute del 6% negli ultimi dieci anni, segno di un interesse sempre maggiore per la mobilità su due ruote.

Anche il settore bici, nonostante il rallentamento della domanda dopo il boom del 2020, ha visto una crescita del fatturato del 50% rispetto al 2018, raggiungendo 2,7 miliardi di euro nel 2023, grazie soprattutto al successo delle e-bike. Tuttavia, il settore deve affrontare sfide legate alla dipendenza dalle forniture di componenti asiatiche e alla crisi delle catene di approvvigionamento.

Durante l’evento, Alessandro Morelli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha sottolineato il ruolo strategico del settore: “I numeri emersi dalla ricerca testimoniano una transizione in atto con riflessi significativi sul mercato. Gli imprenditori interpretano questa evoluzione offrendo non solo mobilità, ma vere esperienze. Il Governo sta incentivando questo modello con norme e risorse, sostenendo manifestazioni come EICMA, fondamentali per valorizzare il settore”.

Mariano Roman, Presidente di ANCMA, ha rimarcato l’importanza del supporto istituzionale per il futuro del comparto: “La filiera delle due ruote genera valore economico e sociale, con un gettito di 180 milioni di euro alle entrate tributarie. È necessario un sostegno adeguato per favorire investimenti in ricerca e sviluppo e l’aggregazione industriale, oltre a interventi specifici per l’infrastrutturazione ciclabile, fondamentale per sviluppare il cicloturismo in Italia”.

Davide Bordoni, Consigliere del Vicepresidente del Consiglio, ha evidenziato l’importanza del dialogo tra Governo ed enti locali: “Le due ruote sono centrali per la mobilità urbana. Il Governo è impegnato a sostenere il settore con interventi che semplifichino la burocrazia, valorizzino la ricerca e proteggano gli utenti più vulnerabili”.

Secondo Francesco Battistoni, Vicepresidente della Commissione Ambiente: “La transizione ambientale passa anche attraverso la mobilità sostenibile. Le due ruote sono una delle chiavi di questo processo virtuoso, che promuove viabilità consapevole e nuovi modelli di vita urbana”.

Il contributo economico e occupazionale

Lo studio evidenzia il ruolo trainante della filiera italiana delle due ruote:

Il settore moto occupa oltre 36mila addetti diretti e genera un indotto totale di 84mila posti di lavoro.

Il settore bici, in forte crescita, ha visto un aumento del 16% degli occupati tra il 2020 e il 2022, raggiungendo 17.600 unità.

La bilancia commerciale è positiva sia per moto (+470 milioni di euro) che per bici (+75 milioni di euro), con l’Italia leader europeo nella produzione.

Paolo Magri, CEO di EICMA, ha ribadito il ruolo dell’evento come motore del settore: “EICMA è una vetrina unica al mondo, che conferma ogni anno il primato dell’Italia come primo produttore europeo di motocicli. Il nostro settore chiude il 2023 con un segno positivo sia in Italia che in Europa, dimostrando la centralità delle due ruote nell’economia”.

Prospettive future: innovazione e sostenibilità

L’Italia guida la mobilità sostenibile grazie a innovazioni nel settore delle e-bike e degli scooter elettrici, ma è necessario un supporto continuo per mantenere questa posizione di leadership. Come sottolineato da Antonio Perlot, Segretario Generale ACEM:

L’Italia è protagonista in Europa per occupazione e produzione. Il settore ha margini di crescita significativi e può dare un contributo importante alla mobilità sostenibile”.

Moto e bici non sono solo mezzi di trasporto, ma una risorsa strategica per l’economia e la transizione ecologica del Paese. Grazie a un mercato in crescita e al sostegno di istituzioni e imprese, la filiera delle due ruote può continuare a generare valore e innovazione, confermando l’Italia come leader europeo in questo settore.

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