Fiat Grande Panda: il ritorno nel segmento B secondo Gaetano Thorel, Head of Fiat e Abarth Europa
Il capo di Fiat e Abarth Europa racconta la strategia dietro la nuova Grande Panda, il modello globale che segna la riconquista del segmento B con ingegno, accessibilità e semplicità.
Fiat punta a riconquistare il segmento B con un modello che racchiude storia, innovazione e accessibilità.
A raccontarlo è Gaetano Thorel, Head of Fiat e Abarth Europa, che svela la filosofia dietro la nuova Grande Panda, un'auto che si ispira alla leggenda del 1980 e che vuole essere un punto di riferimento globale.
Fiat torna nel segmento B dopo 12 anni di assenza. Quali sono stati i motivi di questa scelta e come si colloca la Grande Panda nel mercato attuale?
"La Grande Panda segna il ritorno di Fiat nel mercato dei 4 metri, un segmento che in Europa avevamo lasciato 12 anni fa, ma che in America Latina abbiamo continuato a presidiare con modelli come Argo. Ora il nostro obiettivo è offrire un’auto globale sotto i 4 metri, con un DNA fortemente iconico. Abbiamo studiato il mercato e capito che c'era spazio per un modello capace di coniugare ingegno, accessibilità e semplicità. L’iconicità è qualcosa che i nuovi arrivati non possono acquistare. Possono sviluppare tecnologia, ma non possono comprare la nostra storia".
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Il design della Grande Panda riprende elementi della Panda storica. Quali dettagli rendono questo modello unico e come avete lavorato per mantenere il legame con il passato senza rinunciare all’innovazione?
"Abbiamo lavorato con il team di design e ingegneria per inserire dettagli che sorprendono e fanno sorridere. Dall’effetto Fiat Stripes sul montante C al badge Panda embossed, passando per il messaggio 'Ciao' nascosto nel portellone e il richiamo alla Panda dell’80 nel logo Lingotto. Sono piccoli tocchi di ingegno che fanno la differenza senza incidere sui costi. L’idea era di realizzare un’auto che fosse subito riconoscibile, familiare, ma con soluzioni moderne e materiali innovativi".
Accessibilità e tecnologia sono due aspetti fondamentali della Grande Panda. Quali sono le principali caratteristiche in questo ambito e come avete bilanciato innovazione e costo?
"Un altro pilastro della Grande Panda è l’accessibilità. Grazie alla piattaforma Smart Car di Stellantis, possiamo offrire una vettura di 3,99 metri con tecnologia utile, senza eccessi. Il nostro infotainment è equilibrato e adatto all’uso quotidiano di una city car di segmento B, senza gonfiare i costi. Il cliente ha bisogno di un’auto funzionale, tecnologica al punto giusto, senza funzioni superflue che spesso restano inutilizzate. Questa filosofia ci ha permesso di mantenere i prezzi competitivi senza rinunciare alla qualità".
La scelta di offrire la Grande Panda solo con cambio automatico è un segnale forte. Perché questa decisione e come pensate reagirà il mercato?
"Grande Panda debutterà con motorizzazioni ibride ed elettriche e sarà esclusivamente automatica. Nel 2025 guidare con due pedali sarà la normalità. Per Fiat, dare un segnale chiaro significa proporre un cambio automatico di alta qualità a un prezzo accessibile. Se il mercato richiederà un cambio manuale, potremo adattarci, ma la direzione è tracciata. Il nostro obiettivo è rendere la guida più semplice e confortevole per tutti".
Oltre al design e alla tecnologia, un altro aspetto interessante della Grande Panda è l’attenzione alla sostenibilità. Quali materiali riciclati avete utilizzato e in che modo influiscono sull’esperienza del cliente?
"Fiat ha integrato materiali riciclati senza compromessi estetici. Abbiamo utilizzato il 20% dei cartoni rottamati per realizzare i pannelli porta, con un effetto visivo unico: alla luce del sole si intravedono micro-riflessi metallici, provenienti dagli involucri in alluminio dei cartoni del latte. Anche questo è ingegno Fiat. Volevamo un’auto sostenibile senza che il cliente se ne accorgesse in modo evidente, ma che percepisse la qualità e la cura nei dettagli".
Quali sono le tempistiche di produzione e lancio della Grande Panda in Europa?
"Grande Panda sarà prodotta in Serbia e distribuita in tutta Europa con un lancio previsto per marzo 2025. Riconosciamo che la transizione elettrica sta avanzando a velocità variabile. Per questo il cliente potrà scegliere tra ibrido ed elettrico fin da subito. La nostra strategia è flessibile, vogliamo offrire soluzioni diverse in base alle esigenze dei mercati".
A chi si rivolge la Grande Panda? Quali sono i clienti target che avete in mente per questo modello?
"Quando sviluppi una city car di 3,99 metri sei nel cuore del mercato. È perfetta come prima auto per una giovane famiglia, ma anche come seconda vettura per una donna che deve accompagnare i figli a scuola. Sarà il pubblico a dirci se piacerà più agli uomini o alle donne, noi sappiamo solo che è un'auto versatile e intelligente. Il nostro obiettivo è che diventi un punto di riferimento per chi cerca un’auto compatta, pratica e accessibile".
Con un mix di heritage, design curato nei dettagli e una chiara strategia di accessibilità, Fiat punta a fare della Grande Panda un nuovo punto di riferimento del segmento B, sia in Europa che nei mercati globali.