Il Futuro dell’Auto Europea: la Visione di Raffaele Fusilli, CEO di Renault Italia, su sfide normative, costi e transizione elettrica
Raffaele Fusilli, CEO di Renault Italia, affronta le difficoltà dell’industria automobilistica europea: “Regolamentazioni, costi elevati e transizione elettrica richiedono un cambio di rotta per tornare competitivi.”
Nel panorama europeo, l’industria automobilistica sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Tra regolamentazioni stringenti,
costi di produzione in crescita e una transizione verso l’elettrico ancora in divenire, il settore affronta sfide complesse e interconnesse. Raffaele Fusilli, CEO di Renault Italia, offre una visione sulle difficoltà e le opportunità che attendono i produttori, suggerendo una via che passa attraverso una maggiore sinergia tra industria e istituzioni.
Il Pensiero di Raffaele Fusilli
“Le regolamentazioni europee, pur nate con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, hanno reso le auto più pesanti e costose, al punto da escludere parte del mercato,” spiega Fusilli. Negli ultimi vent’anni, l’aumento dei requisiti in termini di sicurezza e sostenibilità ha spinto i costruttori a dotare i veicoli di nuove tecnologie, aumentando però il peso delle auto di circa il 60% e il costo medio del 50%. “Questo significa che la mobilità accessibile, un tempo pilastro del nostro mercato, è ora a rischio.”
A complicare ulteriormente la situazione è l’alto costo della transizione elettrica. Con l’aumento dei prezzi dei materiali e della tecnologia per le batterie, i veicoli elettrici restano fuori portata per una fascia significativa di consumatori. “Siamo di fronte a una situazione paradossale,” osserva Fusilli. “L’elettrico è considerato la soluzione per la mobilità sostenibile, ma attualmente rappresenta solo il 14% del mercato e, per molti, è economicamente irraggiungibile.”
Secondo Fusilli, è necessario un approccio collaborativo per superare questi ostacoli. “Se vogliamo rilanciare l’industria europea e soddisfare le esigenze dei consumatori, dobbiamo ripensare le nostre priorità,” afferma. Le regolamentazioni dovrebbero incentivare la produzione di auto più leggere ed efficienti, mentre i costi dell’elettrico potrebbero essere ridotti attraverso un sostegno mirato alle innovazioni produttive e alle infrastrutture di ricarica. “Serve una politica coordinata che sostenga la transizione senza danneggiare il mercato.”
Fusilli indica poi la necessità di un cambio di modello produttivo, prendendo spunto dall’esperienza giapponese delle Kei car. “Questi veicoli piccoli e leggeri sono un esempio di mobilità urbana sostenibile, con incentivi fiscali che rendono l’auto accessibile per la classe media. Perché non introdurre incentivi simili anche in Europa?” chiede Fusilli. Proporre citycar elettriche leggere e adatte al contesto urbano potrebbe ridurre i costi e contribuire a una mobilità più sostenibile.
Sul fronte elettrico, Renault ha già intrapreso questa strada con modelli come la R5 e la futura Twingo, progettate per ridurre i costi di produzione e democratizzare l’auto elettrica. “L’obiettivo è offrire vetture di qualità a prezzi accessibili, affinché l’elettrico diventi una vera opzione per tutti,” aggiunge Fusilli.
Raffaele Fusilli delinea così una visione ottimistica ma pragmatica per il futuro dell’auto europea. Le parole del CEO di Renault Italia riflettono una strategia basata su una collaborazione più stretta tra industria e politica, sulla riduzione dei costi e su una regolamentazione che favorisca la mobilità sostenibile senza penalizzare i consumatori. In questo quadro, l’elettrico potrà davvero diventare la soluzione di massa, offrendo una mobilità a basso impatto ambientale e adatta alle esigenze di un’Europa moderna e dinamica.