Kia Soundscapes: la musica che fa vedere i paesaggi grazie all’intelligenza artificiale
Con Kia Soundscapes l’intelligenza artificiale trasforma i paesaggi in musica, offrendo ai passeggeri ipovedenti un modo nuovo di vivere il viaggio in auto.
Ci sono innovazioni che non puntano a stupire, ma a connettere. A rendere il mondo un posto più accessibile, più umano, più empatico.
È il caso di Kia Soundscapes, il nuovo progetto sperimentale realizzato da Kia Europe in collaborazione con l’agenzia creativa INNOCEAN Europe, che ha un obiettivo chiaro: rendere percepibile la bellezza del paesaggio anche per chi non può vederlo.
Nato come esperimento artistico e tecnologico, Kia Soundscapes utilizza l’intelligenza artificiale per trasformare gli input visivi del paesaggio in vere e proprie composizioni musicali sinfoniche. Non si tratta di un semplice sottofondo musicale, ma di una colonna sonora dinamica e unica, che evolve in tempo reale seguendo l’ambiente circostante. E soprattutto, è un progetto pensato per i passeggeri ipovedenti e non vedenti, affinché possano vivere l’esperienza del viaggio su strada attraverso un linguaggio alternativo: la musica.
Dalla scienza alla strada: come funziona Kia Soundscapes
Alla base del progetto c’è una considerazione scientifica affascinante. La musica è in grado di attivare la corteccia visiva anche nelle persone non vedenti. In altre parole, suoni e melodie riescono a stimolare aree del cervello normalmente dedicate alla vista, creando una sorta di “immagine sonora” del mondo. Partendo da questo principio, Kia ha pensato di trasformare ciò che l’auto vede in ciò che i passeggeri possono ascoltare.
Per farlo, è stato utilizzato il sistema ADAS (Advanced Driver Assistance System), già presente nei modelli Kia, che tramite sensori e telecamere raccoglie informazioni visive sul contesto esterno. Montagne, alberi, la luce, il movimento della strada: ogni elemento viene rilevato e analizzato. Questi dati, una volta processati dall’algoritmo di intelligenza artificiale, vengono tradotti in suoni.
La scelta non è casuale: le montagne diventano toni profondi e risonanti, simbolo di forza e stabilità; gli alberi e la vegetazione sono rappresentati da strumenti a fiato, leggeri e ariosi; la velocità dell’auto incide sul ritmo e sul tono della composizione, rendendo ogni viaggio un’esperienza unica e irripetibile.
Un progetto umano prima che tecnologico
“Kia Soundscapes non è un prodotto, ma un gesto”, spiega David Hilbert, Direttore Marketing di Kia Europe. “È un modo per mostrare come il movimento possa ispirare nuove idee e, al tempo stesso, aiutare a superare le barriere. Volevamo che anche le persone ipovedenti potessero godere della bellezza di un paesaggio, magari durante un viaggio in macchina, come accade per chi può vederlo”.
E così, tra innovazione, arte e inclusione, nasce un’esperienza immersiva che mette al centro l’ascoltatore. Una sinfonia personalizzata per ciascun passeggero, che trasforma il tragitto in una narrazione sonora, emotiva, sensoriale.
Un viaggio in musica ai piedi delle Ande
Per testare l’efficacia e la suggestione del progetto, Kia ha scelto uno scenario mozzafiato: i dintorni di Santiago del Cile. Qui, lungo strade che si snodano tra montagne maestose, pianure sconfinate e vegetazione selvaggia, sono state raccolte immagini ad alta risoluzione grazie ai sistemi delle auto Kia. Questi paesaggi hanno poi fornito i dati di base per l’algoritmo AI che ha composto le sinfonie originali.
L’intero esperimento è stato documentato in due cortometraggi, la cui anteprima è prevista per aprile 2025. Non solo video, ma anche musica: le composizioni nate da Kia Soundscapes verranno pubblicate sul sito ufficiale della casa automobilistica, accompagnate da approfondimenti sul progetto e da una landing page dedicata.
Non un prodotto, ma un’ispirazione
Al momento, Kia Soundscapes non è un servizio commerciale. Non è ancora disponibile per l’installazione sui veicoli in produzione, né è previsto un suo rilascio nel breve periodo. Ma la sua importanza non sta nell’industrializzazione del progetto, bensì nel valore sociale e simbolico di ciò che rappresenta.
È il primo esempio concreto di utilizzo dell’intelligenza artificiale per tradurre il paesaggio in suono a beneficio di persone ipovedenti. È una forma d’arte accessibile, è tecnologia che si piega all’inclusione, è un manifesto che mostra come l’innovazione possa avere un’anima.
E se il movimento ispira le idee – come recita il claim di Kia – allora questa è un’idea che può cambiare il modo in cui concepiamo il viaggio, la disabilità e la tecnologia.