L’auto usata in ripresa: settembre chiude a +0,6% nonostante i livelli pre-pandemia restino lontani

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Redazione Motori
Auto e Motori

Dopo la flessione di agosto, il mercato delle auto usate riprende quota, segnando un incremento dello 0,6% a settembre 2024 con 441.187 trasferimenti di proprietà rispetto ai 438.339 dello stesso mese dell’anno precedente.

Nonostante il dato positivo, i volumi restano inferiori del 3,2% rispetto a settembre 2019, dimostrando che il settore non ha ancora completamente recuperato i livelli pre-pandemia.

Nei primi nove mesi del 2024, i trasferimenti complessivi raggiungono 3.931.317 unità, con una crescita del 7,5%rispetto allo stesso periodo del 2023, ma ancora in calo del 3,6% rispetto al 2019. Questo andamento mette in evidenza un mercato dinamico ma non privo di sfide, soprattutto in un contesto economico caratterizzato da incertezze e transizione tecnologica.

Diesel e benzina perdono terreno, crescono le ibride

L’analisi delle alimentazioni nel segmento dei trasferimenti netti mostra come il diesel, pur mantenendo la leadership con il 43,3% del mercato, stia continuando a ridurre il proprio peso rispetto al 45,6% registrato nei primi otto mesi del 2024. Seguono le auto a benzina con una quota del 39,7%, leggermente in calo rispetto allo stesso periodo.

Le vetture ibride conquistano terreno, attestandosi all’8,1% nel mese e al 7,5% nel cumulato dei primi nove mesi. Anche il Gpl si conferma una scelta diffusa, con una quota del 4,9%, mentre il metano si stabilizza al 2,2%. Le alimentazioni elettriche e plug-in, pur rappresentando una nicchia, continuano a crescere gradualmente, pesando rispettivamente lo 0,9% e l’1,0% del totale a settembre.

Regioni e controparte: la mappa dei trasferimenti

La Lombardia si conferma la regione leader nel mercato dell’usato, con una quota del 16,1%, seguita dal Lazio al 9,8%e dalla Campania al 9,4%. Queste tre regioni consolidano la loro posizione sul podio, sottolineando la centralità delle grandi aree urbane nel dinamismo del mercato delle auto usate.

Dal punto di vista delle controparte, gli scambi tra privati e aziende rimangono predominanti, coprendo il 56,3% dei trasferimenti, nonostante una leggera flessione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Gli operatori registrano un recupero, arrivando al 38,9% dei trasferimenti nel mese, mentre gli scambi da noleggio si attestano allo 0,7%.

Auto usate: l’impatto dell’anzianità sul mercato

Un elemento di analisi chiave per il settore è l’anzianità delle vetture trasferite. A settembre, le auto con oltre 10 anni di anzianità rappresentano il 49,0% del mercato, in leggera crescita rispetto al dato cumulato degli otto mesi precedenti (48,4%).

Le vetture più giovani, fino a 4 anni di età, coprono complessivamente il 22,2% del mercato, con un aumento di 1,7 punti percentuali rispetto a settembre 2023. Questo dato suggerisce una maggiore attenzione dei consumatori verso vetture recenti, alimentata probabilmente da incentivi e da una maggiore offerta di usato proveniente da flotte e noleggi.

Minivolture in flessione, ma crescono ibride e plug-in

Sul fronte delle minivolture, che rappresentano i trasferimenti tra operatori o da privati ad aziende, si registra un calo complessivo del 4,3% a settembre, con una quota prevalente di vetture diesel al 47,3%, in contrazione di 3,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

In forte crescita, invece, le auto ibride, che raggiungono una quota dell’11,0%, e quelle plug-in ed elettriche, rispettivamente all’1,7% e 1,3%. Questi dati evidenziano una graduale transizione verso motorizzazioni più sostenibili, anche nel mercato dell’usato.

Il futuro del mercato dell’auto usata

Il dato positivo di settembre è un segnale di resilienza per il mercato dell’auto usata, che continua a rappresentare una componente essenziale del settore automotive italiano. Tuttavia, il contesto economico e la transizione ecologica pongono sfide che richiedono strategie mirate per incentivare la domanda, soprattutto nei segmenti più innovativi come elettrico e ibrido.

La tendenza verso vetture più giovani e meno inquinanti potrebbe consolidarsi nei prossimi mesi, supportata da un aumento dell’offerta di veicoli usati provenienti da noleggio e autoimmatricolazioni. Allo stesso tempo, l’evoluzione delle preferenze regionali e la distribuzione delle alimentazioni continueranno a influenzare il mercato, delineando un panorama sempre più diversificato e complesso.

Settembre segna quindi un punto di ripartenza, ma per una crescita sostenibile occorrerà una maggiore attenzione alle nuove esigenze dei consumatori e alle sfide della mobilità futura.

 

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