L'UE impone tariffe del 25% sui veicoli elettrici cinesi

La Commissione Europea applicherà dazi fino al 25% sui veicoli elettrici cinesi per sussidi eccessivi. Decisione prevista dal 4 luglio, riporta Automotive News

Redazione Motori
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La Commissione Europea ha deciso di imporre tariffe provvisorie fino al 25% sui veicoli elettrici importati dalla Cina, una mossa che entrerà in vigore dal 4 luglio.

Questa decisione, riportata da Automotive News Europe, segue le preoccupazioni dell'UE riguardo ai sussidi eccessivi che le case automobilistiche cinesi ricevono dal loro governo.

La notizia arriva meno di un mese dopo che gli Stati Uniti hanno quadruplicato i dazi sui veicoli elettrici cinesi, portandoli al 100%. La mossa dell'UE è vista come una risposta necessaria per proteggere l'industria automobilistica europea da un afflusso di veicoli elettrici a basso costo provenienti dalla Cina. Case automobilistiche come BYD, Geely, SAIC e Tesla, che esportano auto dalla Cina all'Europa, potrebbero essere fortemente colpite.

Secondo il Financial Times, la Commissione Europea ha deciso di applicare queste tariffe a causa dei sussidi eccessivi che le case automobilistiche cinesi ricevono, il che distorce il mercato e mette in difficoltà i produttori europei. Alcune aziende potrebbero affrontare costi di importazione ancora più elevati.

Bloomberg riporta che funzionari di diversi Stati membri dell'UE si aspettano che le tariffe siano del 25%, ma alcune aziende potrebbero affrontare costi ancora più alti. Bruxelles prevede di fissare tariffe più basse per le importazioni da case automobilistiche cinesi come BYD e Geely e da produttori occidentali come Tesla che esportano auto dalla Cina all'Europa.

Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che il governo adotterà tutte le misure necessarie per "difendere fermamente" i suoi diritti e interessi legittimi. Il portavoce Lin Jian ha affermato che qualsiasi tariffa aggiuntiva dell'UE sui veicoli elettrici cinesi violerebbe i principi dell'economia di mercato e danneggerebbe gli interessi dell'Europa.

Questa mossa dell'UE arriva in un momento in cui le case automobilistiche europee sono sfidate da un afflusso di veicoli elettrici a basso costo da parte di rivali cinesi. La Cina ha rimproverato l'UE per l'indagine anti-sovvenzioni, sollecitando la cooperazione e facendo pressione sui singoli paesi dell'UE, ma non ha ancora chiarito completamente quale sarà la sua risposta alle tariffe.