La Bentley Serie T più antica del mondo torna a Crewe dopo 59 anni

Dopo decenni in un magazzino, la Bentley Serie T più antica è stata restaurata e inserita nella Heritage Collection, rappresentando un simbolo di innovazione e tradizione.

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Dopo 59 anni, la Bentley Serie T più antica del mondo, con numero di telaio SBH1001, è tornata nella storica sede di Crewe, prendendo posto nella prestigiosa Bentley Heritage Collection.

Questo esemplare unico, una berlina standard in color Shell Grey, è stato completamente restaurato per conservare il suo stato originale e testimoniare un'epoca fondamentale per il marchio britannico.

Prodotta nel 1965, la Serie T fu la prima Bentley a utilizzare una struttura monoscocca, segnando una svolta nella storia dell’ingegneria automobilistica. Il numero di telaio SBH1001 è stato utilizzato come vettura di prova e per il servizio fotografico ufficiale al lancio del modello durante il Salon de l'Auto di Parigi, rendendola un pezzo chiave nella storia di Bentley e della sua evoluzione.

 

Trovata in stato di abbandono sotto un telone in un magazzino, la vettura era in condizioni precarie: non funzionava da decenni e molte parti fondamentali, inclusi gli interni, mancavano. Tuttavia, l’importanza storica dell'auto ha spinto Bentley a intraprendere un restauro accurato, affidato agli specialisti di P&A Wood, azienda riconosciuta per l’eccellenza nel restauro di Bentley e Rolls-Royce classiche. Louise Wood, figlia del cofondatore Andrew Wood, ha diretto il progetto, supervisionando ogni fase del processo di rinascita dell'auto.


Sebbene molte parti fossero deteriorate o mancanti, alcuni componenti essenziali si sono rivelati sorprendentemente ben conservati. Il motore, silente da 15 anni, ha ripreso vita con una semplice revisione, e il cambio ha richiesto solo lievi regolazioni. Tuttavia, il team ha dovuto affrontare diverse sfide tecniche, tra cui il rifacimento del cruscotto e l'assenza completa di rivestimenti interni.

Il restauro ha richiesto un approccio metodico: ogni dettaglio è stato esaminato con cura, dall’utilizzo di un veicolo donatore per alcune componenti mancanti, fino alla riparazione della carrozzeria, che presentava lavori precedenti eseguiti male e una significativa corrosione. La verniciatura ha seguito un processo rigoroso: dopo diverse mani di primer ad alta resistenza, ogni strato è stato carteggiato e lucidato a mano, ricreando l'aspetto originale dell'auto senza compromettere la sua autenticità.


La Bentley Serie T era dotata di innovazioni tecniche avanzate per l'epoca, come i supporti in gomma Vibrashock, progettati per assorbire le vibrazioni, e il sistema di controllo dell'altezza idropneumatico. Questi elementi distintivi sono stati meticolosamente restaurati, così come l’intero impianto idraulico e le valvole dei freni. Il cablaggio elettrico, completamente rinnovato, ha rappresentato una delle sfide maggiori, data la mancanza di uno schema dettagliato dell’impianto.

L’auto è stata riportata al suo splendore originario, mantenendo intatti dettagli come le fibbie delle cinture di sicurezzacon logo Rolls-Royce, risalenti al design originale condiviso con la Rolls-Royce Silver Shadow. Anche i paraurti e le altre parti cromate sono stati restaurati senza essere rinnovati, per conservare la preziosa patina del tempo.


La Serie T rappresenta un punto di svolta nella storia di Bentley. Fu la prima vettura del marchio a utilizzare una struttura monoscocca, segnando il passaggio definitivo dalla costruzione su telaio separato. L’auto era equipaggiata con un motore V8 da 6,23 litri, capace di erogare 225 CV, una potenza considerevole per l’epoca, che consentiva alla berlina di raggiungere una velocità massima di 115 miglia orarie (185 km/h) e accelerare da 0 a 100 km/h in 10,9 secondi.

 

Oltre alle prestazioni, la Serie T fu acclamata per il suo design innovativo, realizzato da John Blatchley, noto per la creazione della R-Type Continental. L’auto era più corta e più bassa rispetto alla sua predecessora, la Bentley S3, ma offriva uno spazio interno superiore, grazie alla struttura monoscocca in acciaio e alluminio.

Furono prodotti solo 1.868 esemplari della prima generazione di Bentley Serie T, rendendo questa vettura non solo un pezzo di grande valore storico, ma anche un simbolo di rarità e collezionismo. Ora, questa berlina unica, riportata in vita con dedizione e precisione, trova il suo posto nella Heritage Collection di Bentley, a fianco di altri 45 modelli che coprono i 105 anni di storia dell’azienda.

 

Questa vettura non sarà solo esposta, ma resterà perfettamente funzionante, pronta per essere guidata in occasioni speciali, perpetuando la tradizione e la maestria che rendono il marchio Bentley un’icona dell’ingegneria e del lusso automobilistico.