Lamborghini al Quirinale: l’eccellenza italiana ricevuta da Sergio Mattarella alla vigilia del Made in Italy
Il Presidente Mattarella accoglie Automobili Lamborghini al Quirinale. Un tributo all’eccellenza italiana nel mondo, tra innovazione, persone e sostenibilità.
È un momento che va oltre la semplice visita istituzionale. Quando Automobili Lamborghini varca le soglie del Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
lo fa come portavoce di un’Italia che innova, che cresce, che si fa riconoscere nel mondo per eccellenza, visione e valore umano. Un’Italia che guarda avanti, senza mai dimenticare da dove è partita.
Guidata dal Chairman e CEO Stephan Winkelmann, la delegazione di Lamborghini ha incontrato il Capo dello Stato alla vigilia della Giornata del Made in Italy. Un’occasione densa di significato, che ha restituito dignità istituzionale al lavoro di un’azienda diventata, a tutti gli effetti, ambasciatrice del saper fare italiano nel mondo.
«Essere qui oggi, alla vigilia della Giornata del Made in Italy, ha un valore simbolico speciale», ha dichiarato Winkelmann. «Lamborghini rappresenta una realtà industriale che unisce tradizione e innovazione, portando nel mondo l’eccellenza italiana con una visione internazionale e un forte radicamento nel territorio».
Una storia di successo che parla italiano
Lamborghini non è solo un marchio automobilistico. È una visione che nasce nel cuore della Motor Valley, a Sant’Agata Bolognese, e che negli anni ha saputo conquistare le strade di tutto il mondo, senza mai perdere il contatto con la propria identità. Negli ultimi cinque anni, la crescita dell’azienda è stata esponenziale: espansione nei principali mercati internazionali, trasformazione della gamma oggi interamente ibrida, e risultati record in termini di fatturato e occupazione.
Durante l’incontro al Quirinale, Mattarella ha ripercorso con i vertici dell’azienda questi traguardi straordinari. Una crescita che non è solo numerica, ma anche valoriale. Lamborghini oggi è sinonimo di performance, certo, ma anche di responsabilità, cultura d’impresa, attenzione alla persona. E questo, nel mondo industriale contemporaneo, fa la differenza.
Una rete globale con radici ben salde
Con 186 concessionarie in 56 Paesi, Lamborghini ha costruito una rete internazionale capace di dialogare con mercati diversi e culture eterogenee. Ma il legame con l’Italia resta il cuore pulsante del marchio. Non è solo una questione geografica o produttiva, ma di filosofia. Le vetture Lamborghini parlano un linguaggio fatto di design, cura del dettaglio, ricerca tecnica e passione, che affonda le sue radici nella cultura manifatturiera italiana più autentica.
«Il legame con l’Italia è per noi motivo di responsabilità e impegno», ha aggiunto Winkelmann. «Ogni giorno lavoriamo affinché il nostro Paese sia rappresentato al meglio».
Persone, valori e visione condivisa
Una delle chiavi del successo Lamborghini sta nell’aver messo al centro le persone. Non solo come clienti o fruitori del prodotto, ma come protagonisti attivi della trasformazione aziendale. La cultura d’impresa che si respira a Sant’Agata si basa su un sistema di valori condivisi, orientato alla crescita collettiva e al benessere diffuso. Ogni collaboratore viene visto come parte attiva di un progetto più ampio, capace di restituire senso e motivazione al lavoro quotidiano.
Questa filosofia si traduce in iniziative concrete come Feelosophy, il programma che punta al benessere dei dipendenti promuovendo un ambiente di lavoro positivo, inclusivo, attento all’equilibrio tra vita personale e professionale. Un aspetto che non è più solo una questione HR, ma una vera e propria leva strategica, in grado di generare valore duraturo.
Formazione e futuro: il progetto DESI
Tra i temi affrontati nel colloquio con il Presidente Mattarella, anche il ruolo educativo e sociale dell’azienda. Lamborghini, da dieci anni, è promotrice del programma DESI (Dual Education System Italy), un modello formativo innovativo realizzato in collaborazione con istituzioni scolastiche e partner territoriali. Il progetto ha già coinvolto oltre 200 studenti, con un tasso di inserimento occupazionale tra i più alti nel settore.
In un Paese in cui la distanza tra scuola e impresa è spesso un ostacolo alla crescita, Lamborghini si propone come anello di congiunzione, offrendo ai giovani non solo competenze tecniche, ma anche una visione d’insieme fatta di etica del lavoro, responsabilità sociale e orgoglio manifatturiero.
Direzione Cor Tauri: il cuore sostenibile di Lamborghini
Al centro della visione strategica dell’azienda c’è oggi Direzione Cor Tauri, il piano industriale più ambizioso della storia Lamborghini. Un percorso iniziato nel 2021 che ha già portato alla completa ibridizzazione della gamma, con l’obiettivo di ridurre significativamente l’impatto ambientale lungo tutta la catena del valore.
Non si tratta di un semplice aggiornamento tecnologico, ma di un vero cambio di paradigma. Il lusso, oggi, non può più permettersi di essere indifferente alla sostenibilità. E Lamborghini, pur mantenendo intatta la sua vocazione all’eccellenza e alle prestazioni, ha scelto di essere parte attiva del cambiamento.
«Con Cor Tauri abbiamo intrapreso un cammino di evoluzione profonda», ha sottolineato Winkelmann. «Un impegno concreto verso la decarbonizzazione e la responsabilità ambientale, in linea con i più alti standard internazionali».
Una leadership che guarda lontano
La visita al Quirinale suggella un momento simbolicamente forte per Automobili Lamborghini. Non solo un riconoscimento del passato e del presente, ma un incoraggiamento verso il futuro. Un futuro che vede l’azienda sempre più protagonista dell’industria automobilistica globale, non solo per le sue supercar mozzafiato, ma per la capacità di coniugare eccellenza tecnica, valori umani e visione sostenibile.
Essere ricevuti dal Presidente della Repubblica alla vigilia della Giornata del Made in Italy non è solo un’onorificenza, ma un segnale istituzionale: Lamborghini è oggi una delle realtà più autorevoli e rappresentative del nostro Paese. Un simbolo moderno dell’Italia che crea, produce, educa, include. Un’Italia che non ha paura di correre, anche quando la strada da percorrere sembra tutta in salita.