Mercato auto febbraio 2025: calo delle immatricolazioni, vincenti e perdenti del mese

A febbraio il mercato italiano dell’auto registra una flessione generale, con una forte contrazione per i privati e i veicoli commerciali. Crescono le elettriche e le full hybrid, mentre Fiat mantiene la leadership.

Redazione Motori
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Il mercato italiano dell’auto chiude il mese di febbraio con un trend negativo, confermando la tendenza registrata già a gennaio.

Le immatricolazioni delle Passenger Cars segnano una flessione del 6,22%, mentre il comparto dei veicoli commerciali leggeri subisce una contrazione ancora più marcata, pari al 17,04%. L’andamento del mese è stato influenzato anche da una giornata lavorativa in meno rispetto al 2024, ma il vero campanello d’allarme arriva dal canale dei privati, che perde il 10,8% e vede la propria quota di mercato scendere sotto il 55%. In crescita il noleggio a lungo termine, che segna un incremento del 13,5%, trainato dalle società captive dei costruttori.

Nel settore delle vetture, a febbraio sono state immatricolate 139.013 unità, con un calo di oltre 9.200 targhe rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il bilancio del primo bimestre resta in rosso con una perdita complessiva di 17.500 unità rispetto al 2024. Le vendite dirette alle aziende mostrano una flessione limitata dell’1,3%, con 7.192 immatricolazioni, mentre il noleggio a lungo termine continua la sua espansione e raggiunge le 33.808 unità, aumentando la propria market share al 24,3%. In forte difficoltà il noleggio a breve termine, che crolla del 20,27%, e le auto-immatricolazioni, che registrano un calo del 11,1%.

L’analisi delle emissioni medie di CO2 nel primo bimestre evidenzia un valore complessivo di 118 g/km, con sanzioni teoriche accumulate per 634 milioni di euro. I privati risultano il segmento più penalizzato, contribuendo per 390 milioni, mentre le aziende superano i 58 milioni. Il noleggio a lungo termine si conferma il più virtuoso con una media di 110 g/km, mentre il rent-a-car e le auto-immatricolazioni si attestano rispettivamente a 125 g/km e 124 g/km, accumulando sanzioni per oltre 80 milioni di euro.

Il mercato dei veicoli commerciali leggeri prosegue il suo declino con il settimo calo consecutivo. A febbraio sono state immatricolate 14.370 unità, con una perdita di quasi 3.000 targhe rispetto all’anno precedente. I canali di vendita registrano tutti segni negativi, con il noleggio a lungo termine che cede il 26,12% e il noleggio a breve termine che segna un -25,78%. Il segmento delle società si difende meglio con un calo più contenuto dell’8,17%. Anche in questo comparto le emissioni di CO2 restano elevate, con una media di 187 g/km e sanzioni teoriche per 90 milioni di euro nel primo bimestre.

Nella classifica per brand, Fiat mantiene la leadership con 15.224 nuove immatricolazioni, ma segna un calo del 14,3%. Toyota si posiziona al secondo posto con un incremento dell’1,62%, superando Dacia, che cresce del 14,7%, e Volkswagen, che avanza del 2,92%. Spiccano le performance di MG, che balza in avanti del 47,58%, e di Mercedes, che cresce del 27,21%. Tra i marchi in maggiore difficoltà, Renault perde il 20,84%, Ford il 15,32% e Hyundai il 19,66%. Suzuki registra un calo del 29,41%, mentre Opel chiude il mese con una perdita del 33,2%.

Il quadro delle sanzioni per le emissioni CO2 premia Toyota, che con una media di 94 g/km accumula crediti per 6 milioni di euro. Fiat, invece, si attesta a 116 g/km e accumula debiti per 55 milioni di euro, mentre Volkswagen, con una media di 125 g/km, totalizza una sanzione teorica di 54 milioni. BYD si distingue per un valore eccezionalmente basso di 12 g/km, guadagnando crediti per 16 milioni di euro, mentre Tesla accumula crediti per 11 milioni grazie alla sua gamma completamente elettrica.

L’analisi del mix di mercato per alimentazione evidenzia la forte crescita delle vetture elettriche, che registrano un aumento del 38% rispetto al febbraio 2024, sfiorando le 7.000 unità immatricolate. Anche le plug-in hybrid segnano un incremento del 33%, superando le 6.200 unità, mentre le full hybrid crescono del 16%. Le auto a benzina e diesel continuano a perdere terreno, con cali rispettivamente dell’8,7% e del 26,2%. Il segmento GPL resta stabile, mentre le auto a metano continuano la loro lenta scomparsa dal mercato.

Nel comparto del noleggio a lungo termine, le società captive dei costruttori hanno quasi raddoppiato le immatricolazioni, con un incremento dell’82,64%. In crescita soprattutto Leasys, che ha registrato un boom di Fiat Panda, Citroën C3, Peugeot 2008 e Jeep Avenger, mentre Kinto Italia ha spinto molto sulle vendite di Toyota C-HR, Yaris e Aygo X. ES Mobility ha rilanciato la Renault 5 E-Tech e la Dacia Spring, mentre i noleggiatori generalisti hanno subito un calo medio del 14,18%.

L’ultimo aspetto critico riguarda l’andamento del mercato nei giorni finali del mese. Il 39,1% delle immatricolazioni è avvenuto negli ultimi tre giorni feriali di febbraio, con Hyundai al primo posto per concentrazione di targhe negli ultimi giorni (60%), seguita da Opel (58,2%) e Volkswagen (55,7%). Il brand meno attivo nelle ultime giornate del mese è stato Dacia, con solo il 17,5% delle immatricolazioni effettuate in questo periodo.

Il settore automotive italiano continua a vivere un periodo di incertezza, con una domanda privata in contrazione e un mercato dei veicoli commerciali in difficoltà. Le uniche note positive arrivano dalle alimentazioni elettrificate e dal comparto del noleggio a lungo termine, che cresce grazie alle strategie dei costruttori. Nei prossimi mesi, la sfida per i brand sarà quella di adeguarsi alle nuove normative sulle emissioni, cercando al tempo stesso di mantenere competitività in un mercato sempre più selettivo e orientato alla transizione energetica.

 

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