Mercato Auto Italia 2025: gennaio parte in rosso, segnando un - 5,9% sul 2024
Il nuovo anno inizia con una flessione delle immatricolazioni, soprattutto per i veicoli commerciali. Privati e ibride resistono, mentre le emissioni restano un nodo cruciale per il settore.
Il mercato automobilistico italiano ha aperto il 2025 con un trend negativo, proseguendo sulla scia del rallentamento registrato a fine 2024.
Le immatricolazioni di Passenger Cars hanno segnato una flessione del -5,85%, mentre il comparto dei veicoli commerciali leggeri (LCV) ha subito un calo ancora più marcato, con un -17,3%. Tuttavia, alcuni segmenti del mercato hanno mostrato segnali di resistenza, specialmente le vendite ai privati e alcune tipologie di motorizzazioni ibride.
Tutti i canali in difficoltà, ma i privati reggono
Gennaio ha visto un calo generalizzato su tutti i canali di vendita, con i privati che hanno limitato le perdite a un -3,44%, evidenziando una certa tenuta rispetto alla media del mercato. Le auto-immatricolazioni sono rimaste sostanzialmente stabili (-0,53%), mentre il comparto aziendale ha chiuso il mese con un -5,18%.
Difficoltà più marcate per il noleggio, con il lungo termine in flessione del -11,89%, complice anche l’incertezza sulle nuove regole del fringe benefit per le auto aziendali. Il breve termine ha subito una contrazione ancora più severa, con un calo del -22,89%, segno di una domanda ancora fragile nel segmento turistico e business.
Motorizzazioni: benzina sopra il 50%, crescono le ibride e le BEV
Sul fronte delle alimentazioni, il dato più rilevante è il sorpasso delle mild hybrid sulle benzina tradizionali, contribuendo al raggiungimento di una quota complessiva della motorizzazione a benzina del 53,7%. Le auto elettriche (BEV) hanno registrato una crescita significativa del +123%, arrivando al 5% di market share, mentre le plug-in hybrid sono aumentate del +22%, un dato in controtendenza rispetto agli ultimi mesi del 2024.
Continua invece il declino del diesel, che ha visto una contrazione del -29%, con una quota di mercato che si attesta al 15,9%, evidenziando il progressivo abbandono di questa motorizzazione in favore di soluzioni più ibride ed elettrificate.
L’ombra delle sanzioni CO2
Uno degli aspetti più critici per il settore riguarda il tema delle emissioni medie di CO2, che a gennaio si sono attestate a 119 g/km. Questo livello comporterebbe sanzioni teoriche per 321 milioni di euro, con la quota maggiore a carico del canale privati (210 milioni). Le società si attestano su un livello medio più alto, 139 g/km, mentre il noleggio a lungo termine si conferma il segmento più virtuoso con 111 g/km.
L’introduzione, da parte di Dataforce, di un calcolo progressivo dei debiti e crediti CO2 per marca e canale di vendita, fornisce una fotografia chiara delle sfide economiche che l’industria automotive dovrà affrontare nei prossimi mesi.
Il settore LCV in crisi: Fiat perde il primato
Il comparto dei veicoli commerciali leggeri ha registrato il sesto calo consecutivo, chiudendo gennaio con 14.210 unità immatricolate, in flessione del -17,3% rispetto allo stesso mese del 2024. A subire le perdite più pesanti sono stati i noleggi: -51,6% per il breve termine e -29,4% per il lungo termine.
La grande novità del mese è il sorpasso di Ford su Fiat, con il marchio americano che ha incrementato le vendite del +18,2%, mentre Fiat ha perso oltre -31% rispetto a gennaio 2024.
Previsioni 2025: due scenari possibili
Guardando al resto dell’anno, Dataforce ha ipotizzato due possibili scenari per il mercato italiano:
- Scenario ottimistico: con un mercato che potrebbe attestarsi a 1.623.000 unità, in leggero aumento rispetto al 2024.
- Scenario pessimistico: che vedrebbe un drastico calo delle immatricolazioni fino a 1.109.000 unità, nel caso in cui il quadro normativo sulle sanzioni CO2 non venisse modificato.
Nel caso peggiore, le Case Auto si troverebbero a fronteggiare un esborso di 4,5 miliardi di euro in multe per emissioni di CO2, costringendo il settore a una drastica riduzione di produzione e vendite.
Fiat in testa, Dacia e Toyota sul podio
A livello di marchi, Fiat mantiene la leadership con 16.328 immatricolazioni, seguita da Dacia (+11,1%) e Toyota (+0,1%). Tra i brand che hanno registrato forti crescite troviamo Mercedes (+40,4%) e MG (+45,5%), quest’ultima grazie a un’importante spinta nel noleggio a breve termine. Male invece DR (-46,8%).
Le perdite per brand sulle multe CO2
- Fiat: 28 milioni di euro
- Volkswagen: 26 milioni di euro
- Dacia: 11 milioni di euro
- Toyota: in credito di 2 milioni di euro
- BYD: in credito di 6 milioni di euro
Dal punto di vista delle sanzioni, Fiat e Volkswagen sono i brand più penalizzati, mentre Toyota e BYD emergono come i più virtuosi grazie a livelli di emissioni più contenuti.
L’andamento di gennaio 2025 conferma un mercato in contrazione, seppur con alcune nicchie in crescita. L’incertezza sulle regolamentazioni ambientali, i costi delle sanzioni CO2 e la debolezza del comparto LCV pesano sulle prospettive per l’anno in corso. Il mercato potrebbe recuperare terreno solo nel caso di una revisione delle politiche sulle emissioni, mentre le ibride e le elettriche continuano a guadagnare spazio, pur rimanendo lontane dagli obiettivi UE.