Michelin annuncia la chiusura degli impianti di Cholet e Vannes: impatto su 1.254 lavoratori

L’azienda francese interromperà la produzione entro il 2026: crisi dei mercati, aumento dei costi e concorrenza asiatica tra le cause principali. Un impegno dichiarato a supporto dei dipendenti e delle comunità coinvolte.

Redazione Motori
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Michelin, il noto colosso francese del settore degli pneumatici, ha comunicato oggi ai 1.254 dipendenti delle centrali di Cholet e Vannes

l'intenzione di chiudere la produzione in entrambi gli impianti entro l'inizio del 2026. Questa decisione giunge al termine di anni di difficoltà economiche che hanno colpito gravemente i due siti.

Nonostante il grande impegno dimostrato dalle squadre operative e il sostegno del Gruppo, la sostenibilità economica di queste unità non poteva più essere garantita. La competitività in Europa è stata compromessa da una combinazione di fattori: inflazione, aumento dei costi energetici e una profonda trasformazione del mercato degli pneumatici per autovetture e camion leggeri. In particolare, la crescita della quota di mercato dei pneumatici a basso costo, prevalentemente provenienti dall’Asia, ha influito negativamente sui segmenti premium, settore tradizionalmente forte per Michelin. Secondo dati forniti da Roland Berger, la quota di mercato dei pneumatici entry-level ha registrato un aumento di 9 e 11 punti percentuali rispettivamente per le autovetture e i camion leggeri negli ultimi dieci anni, riducendo drasticamente quella dei segmenti premium.

Conscio dell’impatto sociale di questa decisione, Michelin ha dichiarato di voler mobilitare tutte le risorse possibili per offrire supporto individualizzato ai dipendenti coinvolti e alle comunità interessate.

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