Nuovo Codice della Strada: giovani e guida, troppa distrazione e pochi insegnamenti
L’Osservatorio “Non chiudere gli occhi” di Skuola.net e Autostrade per l’Italia analizza le abitudini alla guida delle nuove generazioni: tra smartphone, velocità e alterazioni psico-fisiche, cresce il rischio di incidenti.
Distrazione, alta velocità e guida in stato alterato sono le abitudini che continuano a caratterizzare i giovani alla guida, mettendo in secondo piano sicurezza e consapevolezza.
Questo il quadro allarmante che emerge dall’Osservatorio “Non chiudere gli occhi”, realizzato da Skuola.net in collaborazione con Autostrade per l’Italia. L’indagine, condotta su un campione di 2.124 giovani tra i 16 e i 25 anni, offre uno spaccato delle criticità legate al rapporto tra nuove generazioni e comportamento al volante.
Distrazione e scarsa consapevolezza: i dati principali
Quasi un giovane su cinque (19%) ha già provocato un incidente per comportamenti scorretti alla guida, mentre oltre un terzo (35%) ci è andato vicino. Un dato preoccupante, in aumento rispetto al passato: nel 2023 la percentuale di chi aveva causato incidenti era ferma al 12%.
Tra le principali cause di pericolo: l’uso dello smartphone senza vivavoce o interfacce sicure, pratica comune per il 20% degli intervistati; la guida in stato di alterazione da alcol o altre sostanze, che riguarda il 18%; l’eccessiva stanchezza, che coinvolge ben il 66% dei giovani.
A questi si aggiunge il dato sulla velocità eccessiva, un’abitudine che interessa il 39% del campione, in aumento rispetto al 28% rilevato l’anno precedente.
Educazione stradale: un’occasione mancata per troppi giovani
Un altro aspetto che emerge dall’indagine è il deficit educativo in tema di sicurezza stradale. Solo il 18% dei ragazzi ha affrontato abitualmente l’argomento a scuola, nonostante l’educazione stradale rientri nelle linee guida per l’ora di Educazione Civica. Ben il 49% non ha mai partecipato ad alcuna iniziativa formativa sul tema.
Un segnale positivo arriva, però, dal crescente successo di progetti come il programma “Non chiudere gli occhi”, promosso da Autostrade per l’Italia, che nel 2023 ha coinvolto 220 istituti scolastici, raggiungendo circa 19.000 studentiin 860 classi.
Le abitudini pericolose: il ruolo della cultura e della consapevolezza
Secondo il report, le abitudini rischiose non derivano solo da comportamenti consapevolmente sbagliati, ma anche da una sottovalutazione del pericolo. Quando si tratta di scegliere se salire in auto con un conducente in condizioni non idonee (ubriaco, assonnato o alterato), il 59% dei giovani decide di accettare il rischio. Solo il 22% cerca attivamente di convincere il guidatore a desistere.
Anche il mancato rispetto delle principali norme di sicurezza, come l’uso delle cinture o del casco, è in peggioramento: oggi solo il 64% dichiara di rispettarle sempre, contro l’81% dell’anno precedente.
Un impegno per il futuro: sensibilizzare e formare
Per contrastare questa diseducazione stradale, è fondamentale aumentare le iniziative educative e di sensibilizzazione. Autostrade per l’Italia, attraverso il progetto “Non chiudere gli occhi”, offre strumenti “chiavi in mano” agli insegnanti, promuovendo contest creativi e incontri con esperti per diffondere una cultura della sicurezza tra i giovani.
Come sottolinea il report, le nuove generazioni chiedono più informazione e supporto per comprendere gli effetti reali dei comportamenti scorretti al volante. Solo con un’azione mirata si potrà invertire una tendenza che, altrimenti, rischia di compromettere il futuro della sicurezza stradale.