Peugeot Hoggar, la concept estrema che anticipò il futuro del Leone nel fuoristrada

Nel 2003 Peugeot presentò la Hoggar, una spettacolare concept car off-road spinta da due motori diesel HDi, che anticipava molte innovazioni oggi diventate di serie. Ecco la storia di una visione audace che ha segnato il DNA del Leone.

Redazione Motori
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Sono passati vent'anni da quando Peugeot decise di sorprendere il mondo dell'automobile presentando, al Salone di Ginevra del 2003,

una concept car così estrema e avveniristica da sembrare quasi fuori dal tempo: la Peugeot Hoggar. Non era solo una semplice provocazione estetica, ma una visione audace del fuoristrada del futuro, con dotazioni tecnologiche oggi comuni, ma allora considerate avveniristiche.

La Hoggar, ispirata idealmente al concetto di dune buggy, ma reinterpretata in modo estremo, rappresentava una sintesi perfetta fra innovazione tecnica e design aggressivo, proseguendo una tradizione di vetture fuoristrada in cui Peugeot ha sempre primeggiato. Con i suoi 360 CV, derivati da due potenti motori HDi diesel sovralimentati da 2.100 cc ciascuno, questa one-off vantava una trazione integrale originale e prestazioni straordinarie, accompagnate da soluzioni ingegneristiche innovative.

Il fascino della Peugeot Hoggar risiedeva soprattutto nel suo cuore tecnologico: ogni motore era gestito da un proprio cambio a sei marce con una sofisticata gestione elettronica indipendente, ma con comando unico sia per l'acceleratore che per il cambio stesso. Una soluzione tecnica rivoluzionaria per il periodo, capace di anticipare le future evoluzioni tecniche che Peugeot avrebbe introdotto nei suoi modelli di serie. Oggi, infatti, molte di quelle tecnologie sono diventate parte dello standard produttivo del marchio.

Struttura all'avanguardia e anima racing

La struttura della Hoggar era un autentico gioiello ingegneristico, realizzata con una scocca in fibra di carbonio a nido d’ape, rinforzata da due centine longitudinali in acciaio inox che integravano anche le prese d’aria necessarie per i due motori. Questi propulsori erano fissati su culle tubolari che fungevano anche da supporto per le sofisticate sospensioni, studiate per affrontare le condizioni più estreme del fuoristrada.

Con dimensioni importanti per il tipo di vettura, quasi quattro metri di lunghezza per due metri di larghezza, Peugeot Hoggar univa l’aggressività e la robustezza tipiche di un veicolo nato per dominare deserti e sabbie, con interni raffinati e dotazioni da berlina di lusso: sedili in pelle naturale, materiali pregiati, display multifunzione, navigatore satellitare e radio MP3. La telecamera di bordo, oggi comune, vent'anni fa rappresentava un'ulteriore anticipazione.

Un'eredità che arriva da lontano

Peugeot Hoggar non nasceva dal nulla, ma era figlia di una lunga tradizione della casa del Leone nelle gare off-road e nei rally-raid più duri del pianeta. Peugeot aveva già esplorato questa strada nel 1996 con la concept Touareg, un avveniristico fuoristrada elettrico con range extender, e soprattutto vantava un curriculum straordinario nelle competizioni africane fin dagli anni '60.

Dalla Peugeot 404, che trionfò al Rally dell’Algeria e al Safari Rally negli anni sessanta, passando per l'invincibile 504 V6, fino alla gloriosa Peugeot 205 T16 Campione del Mondo Rally negli anni ottanta, il Leone aveva accumulato successi indimenticabili. La Peugeot Hoggar, nel 2003, si poneva come ideale anello di congiunzione tra il glorioso passato del marchio e un futuro tecnologicamente avanzato che oggi ritroviamo nelle vetture Peugeot di serie.

Un successo che prosegue ancora oggi

La Hoggar non è rimasta un semplice esercizio di stile: ha anticipato tecnologie, soluzioni meccaniche e aerodinamiche che sono diventate pilastri delle vetture sportive e stradali contemporanee del marchio. L’impegno sportivo e innovativo di Peugeot è proseguito negli anni recenti, con il ritorno vittorioso alla Dakar nel 2016 con la 2008DKR e la 3008DKR, che hanno confermato la casa di Sochaux come un punto di riferimento nei rally-raid.

Nonostante sia rimasta un esemplare unico, la Hoggar resta oggi una pietra miliare nell’evoluzione tecnica del marchio Peugeot, capace di anticipare tecnologie oggi ampiamente utilizzate in produzione e diventate irrinunciabili per i modelli attuali. Dalle sospensioni alle soluzioni aerodinamiche avanzate, fino alla gestione elettronica delle trasmissioni, Peugeot Hoggar continua a esercitare un fascino particolare sugli appassionati di motori, a testimonianza di un coraggio progettuale fuori dal comune.

Vent'anni dopo, ancora attuale

Rivedendo oggi le immagini della Peugeot Hoggar, colpisce la sua capacità di apparire contemporanea nonostante siano passati due decenni. Questo grazie a linee senza tempo, tecnologia lungimirante e scelte progettuali che ne hanno garantito l’attualità. Più che una semplice concept car, la Hoggar fu un manifesto della capacità visionaria di Peugeot, che oggi continua a rappresentare uno stimolo per nuove idee e innovazioni.

Con Hoggar, Peugeot non ha solo anticipato il futuro: lo ha modellato, influenzando non solo le proprie vetture ma anche molte delle idee che oggi sono alla base del motorsport e delle vetture stradali di alte prestazioni. Un’auto che rimane nella storia non solo come un esercizio di stile, ma come un vero laboratorio di idee che ancora oggi definisce la strada che Peugeot intende seguire nella progettazione delle sue vetture più estreme e innovative.

 

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