Stellantis, i rivenditori USA accusano il CEO Tavares di danneggiare i marchi Jeep, Ram, Dodge e Chrysler

I rivenditori statunitensi criticano il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, per la gestione a breve termine che ha ridotto la quota di mercato e danneggiato i principali marchi della casa automobilistica.

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I leader della rete di rivenditori Stellantis negli Stati Uniti accusano il CEO Carlos Tavares di aver adottato una strategia di gestione a breve termine

che ha portato a un degrado significativo dei marchi Jeep, Ram, Dodge e Chrysler, mentre chiedono azioni rapide per liberare i lotti da vecchi inventari.

Secondo una lettera aperta del National Dealer Council di Stellantis, i rivenditori statunitensi hanno accusato il CEO Carlos Tavares di adottare decisioni a breve termine che hanno favorito i profitti immediati, ma che hanno compromesso la quota di mercato dell'azienda e danneggiato i marchi chiave come Jeep, Ram, Dodge e Chrysler. I rivenditori hanno espresso la loro frustrazione in una lettera inviata a Tavares il 10 settembre 2024, sottolineando che la strategia intrapresa ha portato a un "rapido degrado" dei marchi e a un deterioramento della loro reputazione sul mercato.

La lettera critica anche il taglio dei posti di lavoro e la riduzione della capacità produttiva nelle fabbriche americane, misure adottate da Tavares a fronte di un crollo delle vendite negli Stati Uniti che ha dimezzato i guadagni della prima metà dell'anno.

 

Nonostante Stellantis abbia preso provvedimenti per ridurre gli inventari di veicoli, inclusi tagli ai prezzi e il ritorno degli incentivi, i rivenditori sostengono che queste azioni siano state insufficienti. Secondo quanto riportato da Automotive News Europe, l'azienda ha introdotto un piano d'azione ad agosto, che ha già prodotto risultati iniziali: le vendite negli Stati Uniti sono aumentate del 21% ad agosto rispetto a luglio, mentre la quota di mercato ha registrato una crescita di 0,7 punti e gli inventari dei rivenditori sono stati ridotti di 42.000 unità in due mesi. Tuttavia, i rivenditori ritengono che il processo di riduzione delle scorte sia ancora troppo lento.

La lettera afferma che le decisioni prese nel corso del 2023 per massimizzare i profitti hanno penalizzato non solo i rivenditori, ma anche i dipendenti e i fornitori. I rivenditori sottolineano che il piano attuato da Tavares rappresenta un vero e proprio "disastro" che sta danneggiando l'intera catena distributiva e chiedono maggiori investimenti per risolvere rapidamente la situazione.

Il CEO Carlos Tavares ha reagito prontamente alla lettera dei rivenditori e ha in programma una chiamata con i leader del National Dealer Council per discutere le preoccupazioni sollevate. Questo incontro segue una serie di confronti già avvenuti nei mesi precedenti, inclusa una lettera inviata a maggio che aveva portato a un incontro tra Tavares, il COO del Nord America Carlos Zarlenga e i rappresentanti dei rivenditori a Detroit.

In quell'occasione, i rivenditori avevano sollevato problemi legati alla distribuzione insufficiente di modelli desiderabili e alla mancanza di incentivi adeguati per promuovere le vendite. Come risposta, Stellantis aveva lanciato una campagna nazionale di incentivi estivi, con sconti fino a 2.000 dollari su alcuni modelli, tra cui il Grand Cherokee e il Wrangler. Tuttavia, i rivenditori ritengono che sia necessario fare di più per liberare rapidamente i lotti di vecchi inventari e garantire la disponibilità di modelli più ricercati.

I rivenditori hanno espresso frustrazione per alcune scelte controproducenti fatte da Stellantis, come la riduzione dei fondi di marketing e i cambiamenti nel sistema di pagamento legato alla soddisfazione del cliente, ora vincolato alle spedizioni anziché alle vendite effettive. Questi fattori, secondo i rivenditori, stanno influenzando negativamente la redditività e la competitività dei loro punti vendita.

Nonostante le critiche, Stellantis ha affermato di voler continuare a collaborare con i rivenditori per affrontare le sfide e ha ribadito la volontà di evitare controversie pubbliche che potrebbero ritardare il raggiungimento degli obiettivi aziendali. L'azienda ha dichiarato che il nuovo piano d'azione, sviluppato con il contributo dei rivenditori, si sta dimostrando efficace e prevede risultati positivi nel lungo periodo.