Svolta elettrica in Europa: alleanze inaspettate e sfide competitive

Volkswagen, Renault e Stellantis valutano alleanze strategiche per competere con Tesla e i produttori cinesi in un mercato EV in evoluzione, rileva Blooomberg

Redazione Motori
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Auto e Motori

Nel contesto attuale dell'industria automobilistica, caratterizzato da una rapida evoluzione verso la mobilità sostenibile, le storiche case automobilistiche europee come

Volkswagen, Renault e Stellantis stanno affrontando sfide senza precedenti. La pressione competitiva esercitata dai produttori cinesi e dal colosso americano Tesla sta mettendo in luce le vulnerabilità delle tradizionali case automobilistiche europee, spingendole verso considerazioni strategiche fino a poco tempo fa impensabili.

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha esplicitato in una recente intervista il riconoscimento dell'industria europea dell'auto riguardo la necessità di adattarsi alla concorrenza internazionale, soprattutto quella cinese. "Le aziende che non si attrezzeranno per fronteggiare questa concorrenza si troveranno in serie difficoltà", ha dichiarato Tavares, sottolineando l'urgenza di un cambiamento strategico. Questa visione segue le sue precedenti osservazioni su un potenziale "bagno di sangue" per l'industria se questa non dovesse adattarsi rapidamente alle nuove dinamiche di mercato.

Un rallentamento nell'adozione dei veicoli elettrici (EV), come evidenziato da BloombergNEF, con le vendite di auto completamente elettriche destinate a crescere quest'anno al ritmo più lento dal 2019, sta intensificando la competizione in un mercato già congestionato. Questo rallentamento ha avuto ripercussioni anche su Tesla, che ha visto un calo del 20% del valore delle sue azioni quest'anno, cancellando circa 150 miliardi di dollari dalla sua capitalizzazione di mercato.

Di fronte a tali sfide, i dirigenti delle case automobilistiche europee stanno valutando diverse strategie, dalla condivisione delle risorse di sviluppo alla formazione di alleanze transnazionali, per migliorare la competitività in questo periodo di transizione epocale. L'obiettivo è quello di contrastare l'impatto dei produttori cinesi e di Tesla, che stanno erodendo la quota di mercato delle tradizionali case automobilistiche europee.

Con l'avvicinarsi del 2025, anno in cui nell'Unione Europea entreranno in vigore normative più stringenti sulle emissioni, i produttori si trovano sotto pressione per aumentare la vendita di veicoli elettrici a batteria per evitare pesanti sanzioni. Volkswagen, ad esempio, potrebbe affrontare multe superiori ai 2 miliardi di euro se non dovesse ridurre sufficientemente le emissioni della sua flotta, secondo le stime di Bloomberg basate su dati aziendali e normativi.

La concorrenza dei produttori cinesi, sostenuti dallo stato, rappresenta una sfida significativa, con veicoli come il Dolphin di BYD che vengono offerti a prezzi inferiori rispetto ai modelli europei equivalenti, come la VW ID 3. Questo divario di prezzo minaccia di ulteriormente ridurre la competitività delle case automobilistiche europee.

In risposta a queste sfide, stanno emergendo diverse strategie. Tavares di Stellantis ha espresso apertamente interesse per fusioni e acquisizioni, mentre altri dirigenti, come Luca de Meo CEO di Renault, si sono concentrati su collaborazioni strategiche. De Meo ha sostenuto l'idea di un "Airbus di automobili" per condividere i costi dello sviluppo di EV economici, ispirandosi al successo del modello di cooperazione europeo nel settore aeronautico.

Queste considerazioni strategiche segnano un potenziale punto di svolta per l'industria automobilistica europea, che si trova a dover bilanciare tra l'innovazione tecnologica e la sostenibilità economica. La capacità delle case automobilistiche di adattarsi e innovare determinerà la loro posizione nel mercato dei veicoli elettrici, in un'epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici e normativi.

La pressione per l'innovazione è sottolineata anche dalle parole di Holger Klein, a capo di ZF Friedrichshafen, che ha messo in discussione se l'industria abbia i parametri giusti per rendere possibile la mobilità elettrica, dopo miliardi spesi in investimenti.

Il percorso verso la mobilità elettrica è costellato di sfide, ma anche di opportunità per collaborazioni innovative e strategie di mercato rivoluzionarie. Come sottolineato da Alexandre Marian, amministratore delegato di AlixPartners a Parigi, tra gli amministratori delegati e nelle sale dei consigli c'è un senso palpabile di nervosismo, ma anche di attesa per vedere come si evolverà il 2024. La transizione dell'Europa verso l'era elettrica rappresenta un momento critico per l'industria, che richiederà una visione strategica e una capacità di adattamento senza precedenti.