Taglio dell’80% del Fondo Automotive: l'Italia rischia di bloccare la transizione verde
Taglio dell'80% al fondo per il settore automotive nel Bilancio 2024: le conseguenze economiche e ambientali del provvedimento rischiano di frenare la transizione ecologica del Paese.
La recente decisione del Governo italiano di ridurre drasticamente il fondo destinato alla transizione verde nel settore automobilistico ha sollevato perplessità e preoccupazione.
Il provvedimento prevede una riduzione dell'80% del fondo per la ricerca e gli investimenti nel settore automotive, che passerà dai 5,8 miliardi rimanenti a 1,2 miliardi per il periodo 2025-2030. Questa scelta potrebbe compromettere l’impegno dell'Italia verso la transizione ecologica, rischiando di mettere in difficoltà sia le aziende che i consumatori interessati a veicoli a basso impatto ambientale.
Un Taglio Inaspettato
La decisione di ridurre i fondi è stata pubblicata solo di recente con il testo dettagliato del Bilancio Finanziario per capitoli di spesa, senza una consultazione preventiva con i principali attori del settore. Questo ha suscitato preoccupazioni, soprattutto in un momento in cui il settore auto è chiamato ad affrontare una delle più significative trasformazioni della sua storia. L’obiettivo è passare da veicoli a combustione tradizionale a soluzioni a basse emissioni, in linea con gli standard e le normative europee.
Il taglio colpisce in modo sproporzionato rispetto a quello riservato ad altri settori, che vedranno riduzioni inferiori, comprese tra il 5% e il 10%. La misura appare ancora più drastica considerando che, al di fuori di questo provvedimento, non sembrano esserci ragioni di bilancio particolarmente emergenti.
Impatto Economico e Ambientale
Questa riduzione rappresenta un serio ostacolo per il processo di rinnovamento del parco auto italiano, tra i più vecchi d’Europa. Un rinnovo del parco circolante è considerato cruciale per migliorare la sicurezza stradale e ridurre le emissioni inquinanti. Il rischio, con questa scelta, è che i veicoli più obsoleti continuino a circolare, rallentando i progressi verso una mobilità più sostenibile.
A livello economico, il taglio potrebbe inoltre frenare gli investimenti nella filiera italiana, già impegnata in uno sforzo complesso per adattarsi alle nuove tecnologie e ai cambiamenti richiesti dai mercati europei e globali. Le imprese del settore, senza un adeguato supporto, rischiano di trovarsi in svantaggio rispetto ai concorrenti esteri che, in molti casi, beneficiano di politiche pubbliche di sostegno più consistenti.
Il Futuro della Transizione Verde in Italia
La speranza è che questa riduzione dei fondi venga riconsiderata durante l’iter di approvazione parlamentare della Manovra di Bilancio. Un parziale ripristino del fondo permetterebbe di proseguire sulla strada della transizione verde, garantendo le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi ambientali e tecnologici stabiliti a livello europeo. L’Italia si trova, ora più che mai, davanti a un bivio: da una parte la possibilità di accelerare verso una mobilità sostenibile e moderna, dall'altra il rischio di rimanere indietro, bloccando uno dei settori strategici per l’economia del Paese.