Sanremo 2025, i giudizi sulle canzoni del Festival ascoltate in anteprima
Oggi come da tradizione alcuni giornalisti hanno ascoltato le canzoni che saranno presentate sul palco dell'Ariston
Manca meno di un mese al via del Festival di Sanremo 2025, il primo post era Amadeus, con le solite grandi attese ed aspettative anche per i brani. e come da tradizione in anteprime, e con mille divieti annessi, un ristretto gruppo di giornalisti è rimasto chiuso in uno studio per l'ascolto di tutte le canzoni che ascolteremo dal palco dell'Ariston.
Tra i presenti anche Matteo Magazzù, speaker radiofonico ed esperto di musica a cui abbiamo chiesto un'analisi.
"Per prima cosa va detto che come sempre è complesso dare un giudizio ad un brano che si ascolta solo una volta; le canzoni hanno bisogno di tempo e di riascolto per essere apprezzate e capite del tutto, ma così, a freddo alcune cose sono piuttosto chiare".
Ad esempio?
"Che si sente molto nelle canzoni l'influenza degli autori, soprattutto in alcuni brani. Ad esempio la canzone che mi è piaciuta di più è stata "Se t'innamori, muori", cantata da Noemi ma scritta da Mahmoud ed il suo stile è evidente e chiaro. Bella anche la canzone di Giorgia. Per quanto riguarda sentimento e delicatezza meritano una citazione il brano di Cristicchi e quello di Shablo".
Qualche nome nuovo? Qualche sorpresa?
"Thiele e Tony F, con il suo brano che ricorda molto per sonorità uno stornello romano, molto in contrasto con il suo stile e le polemiche che lo hanno riguardato nelle ultime settimane".
Delusioni?
"Purtroppo sono rimasto deluso dal brano di Massimo Ranieri, che considero comunque un colosso della musica; una canzone scritta dalla strana coppia Nek e Tiziano Ferro, che non hanno fatto onore alla carriera ed alla storia di Ranieri. male anche Irama, con un'altra ballata, purtroppo che manca di intensità. In ultimo c'è il pezzo dei Modà, che io non apprezzo molto come complesso ma che i loro fan sicuramente apprezzeranno dato che è una canzone 100% Modà".