Narcisisti, istruzioni per l'uso: ecco come riconoscerli (e non farsi schiacciare)

di Elisa Rovesta*
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Narcisisti, istruzioni per l'uso: ecco come riconoscerli (e non farsi schiacciare)

Per non riconoscere un soggetto narcisista servono innanzitutto molto impegno e molta determinazione. Ci si può allenare da subito attraverso piccole mosse quotidiane. Quando, ad esempio, il narcisista ti fa notare che nel messaggio inviato gli hai scritto "buongiorno" e non "oggi c’è il sole", come lui si aspettava in base a un arbitrio tutto suo, tu non devi rimanerci male. Ti è concesso al massimo guardare per un secondo verso il basso, ma senza che lui se ne accorga. Altrimenti il narcisista, poverino, potrebbe soffrire e sentirsi incompreso. Se ci sei rimasta male, la colpa è tua e tu devi crederci. Sì, tu devi avere fiducia nel tuo narcisista. Quando ti dice che sei bella ma che con te non vuole starci, tu devi avere fiducia in questo suo rifiuto. In fondo, poverino, ha una compagna migliore di te, saresti egoista a pensare che possa lasciarla. Non sei abbastanza per lui. Devi fidarti.

Poi, devi accettare senza alcun dubbio la distorsione della realtà che il tuo o la tua narcisista crea. Se ti dice che ieri non lo hai cercato, anche se lo hai chiamato sei volte, tu devi credere di non averlo chiamato, perché lui potrebbe rimanerci male se gli fai notare che sei dotata di memoria. Per dimostrargli immenso amore devi scusarti e pensare di essere pazza. Quelle chiamate non le hai fatte, anche se le hai fatte. Ma non conta la realtà, conta la sua versione, e tu sei pazza. Almeno impazzisci per lui, dai, cosa ti costa? Cosa ti chiede in fondo? Una semplice abnegazione di te stessa, magari cadere in depressione. Insomma, cosette a cui si può rinunciare senza problemi. 

Ultimo ma non meno importante, il malfattore sentimentale potrebbe, a suo piacimento, ricorrere allo strumento chiamato "silenzio punitivo". Sparisce per mesi, magari anni. Non ti risponde più, e tu cosa devi fare in questo periodo? Semplice: chiederti, con insistente senso di colpa, "ma cosa ho fatto di male?" Se ti autopunisci con un pizzico di isolamento sociale, stai certa che il (o la) narcisista ne sarebbe fiero, è un fatto piuttosto certo. D’altra parte, perché il tuo narcisista dovrebbe rispondere a te, sì a te, che ti sei permessa di dirgli: "Ci sono rimasta male per non essere venuto, ad esempio, alla festa del mio compleanno." L’hai offeso senza alcun ritegno e ti sei mostrata un’irriconoscente davanti a cotanta perfezione umana. Se però, facendoti una grazia, lui decide di cercarti, tu non puoi esimerti. Devi correre da lui, ovviamente con la velocità che decide lui, eh!

Se metterai sempre te stessa in discussione e gli crederai, non c’è alcun pericolo che il tuo narcisista venga smascherato. Tu soffrirai, ti succhierà l’ego per nutrire il suo, ma non è colpa tua se non lo riconosci. Lui è il tuo narcisista, fa il suo lavoro: ti ferisce. Tu, invece, puoi dimetterti. Licenziarlo, smascherarlo. Puoi riconoscerlo. Già, non è colpa tua se non lo riconosci e non è colpa tua nemmeno se lo riconosci, anche se ti dirà il contrario. Oh, se lo dirà. Tu… scappa

* Scrittrice e opinionista