Ocse, i dazi di Trump zavorrano la crescita mondiale. Vacilla anche l'Italia: nel 2025 Pil sotto l'1%

Secondo l'organismo internazionale con sede a Parigi gli "aumenti più elevati e più ampi delle barriere commerciali" potrebbero colpire pesantemente "la crescita in tutto il mondo", aumentando l'inflazione

Mathias Cormann, segretario generale dell'Ocse
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Ocse, effetto dazi sulla crescita globale: frenata al 3,1% nel 2025 

I dazi di Trump zavorrano la crescita globale che secondo l'Ocse scenderà dal "3,2% nel 2024, al 3,1% nel 2025 e al 3,0% nel 2026, con barriere commerciali più elevate in diverse economie del G20 e una maggiore incertezza geopolitica e politica che grava sugli investimenti e sulla spesa delle famiglie". Nelle "rospettive Economiche Intermedie dell'Ocse presentate oggi a Parigi si mette in evidenza come sull'economia mondiale permangano "rischi significativi", a partire dai dazi.

L'organismo internazionale con sede a Parigi sottolinea che "aumenti più elevati e più ampi delle barriere commerciali colpirebbero la crescita in tutto il mondo e aumenterebbero l'inflazione". L'Ocse sottolinea invece che "un clima politico più stabile ridurrebbe l'incertezza e accordi che riducono le tariffe rispetto ai livelli attuali e riforme politiche strutturali più ambiziose potrebbero rafforzare la crescita". 

Il commento del capo economista dell'Ocse Pereira 

In questa "guerra dei dazi", secondo il capo economista dell'Ocse Alvaro Santos Pereira, l'Italia ne risentirà parecchio. ''L'Italia è un Paese molto esportatore. Se il pianeta diventa più protezionista ovviamente l'Italia ne soffrirà", ha detto all'Ansa rispondendo a una domanda sull'impatto dei dazi del presidente Usa, Donald Trump, sull'economia italiana ed europea. "Fino ad oggi i dazi non hanno avuto un impatto enorme sull'Italia'', ha sottolineato il capoeconomista Ocse, precisando che i dati sulla crescita contenuti nell'Oecd Interim Economic Outlook presentato oggi non tiene conto degli ultimi annunci di Washington. Alvaro Santos Pereira ha tenuto a ricordare che al momento, la possibilità di dazi è stata soltanto evocata dall'attuale amministrazione Usa ma non ancora messa in pratica. ''Speriamo che ciò non accada'', ha puntualizzato il responsabile Ocse.

Ocse, tagliate le stime di crescita dell'Italia 

Per quanto riguarda l'Italia, secondo l'Ocse il Pil crescerà dello 0,7% del 2025 e dello 0,9% nel 2026. Le stime per il 2025 e per il 2026 vengono tagliate rispettivamente di 0,2 punti e 0,3 punti rispetto alle precedenti prospettive Ocse di dicembre. Brutte notizie anche per gli Usa. La "crescita annuale del Pil negli Stati Uniti rallenterà rispetto al suo forte ritmo recente, attestandosi al 2,2% nel 2025 e all'1,6% nel 2026". Sempre secondo l'Ocse, il Pil dell'area dell'euro "sarà dell'1,0% nel 2025 e dell'1,2% nel 2026, poiché l'incertezza crescente mantiene la crescita contenuta. Si prevede che la crescita in Cina rallenterà dal 4,8% di quest'anno al 4,4% nel 2026". Quanto all'inflazione, sottolinea l'Ocse, "sarà più alta di quanto previsto in precedenza, sebbene ancora contenuta, con l'indebolimento della crescita economica". 

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