11 settembre, Scajola: "Già prima del G8 si parlava di un certo Bin Laden"

L'ex ministro: "Avevamo paura di attentati già a Genova. Cera un'informativa dei Servizi sul personaggio emergente del fondamentalismo integralista"

Politica
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Scajola ricorda l’11 settembre: “Sembrava fantascienza. Ma già prima del G8 avevamo avuto segnalazioni su un certo Bin Laden”

I fatti dell’estate del 2001 continuano a far discutere. Dopo il ventennale del G8 di Genova, passato alla storia per la morte di Carlo Giuliani, arriva quello dell’attentato alle Torri Gemelle. Il ricordo di un protagonista dell’epoca mette in luce nuovi particolari piuttosto rilevanti.

Claudio Scajola, allora ministro dell’Interno, ripercorre così quei momenti drammatici: “Le immagini in diretta tv di quegli aerei che si schiantavano sulle Torri Gemelle sembravano inverosimili, una cosa da fantascienza, impensabile”, dice ad ADN Kronos. 

La notizia dell’attentato al cuore degli Stati Uniti lo raggiunse nel suo ufficio al Viminale: “Mi avvisò il capo della Polizia De Gennaro - racconta l'attuale sindaco di Imperia - accesi subito la televisione e la prima cosa che facemmo dopo aver visto quelle immagini incredibili fu verificare se c'erano italiani nelle Torri. Fu il primo pensiero e ci attivammo immediatamente con il ministero degli Esteri e il nostro ambasciatore a Washington". 

"Poi decisi di predisporre tutte le misure di sicurezza nazionale necessarie, perchè c'era la preoccupazione che potesse succedere qualcosa anche in Italia. Giusto due mesi prima c'era stato il G8 di Genova e in quell'occasione addirittura chiudemmo gli spazi aerei oltre che gli aeroporti e installammo posizioni antimissili terra-aria, allarmati da alcune informative riservate su possibili attentati terroristici in città. Fummo molto criticati per quelle scelte". 

''Ricordo benissimo, in particolare un'informativa dei Servizi di sicurezza che parlava di un tal Bin Laden, indicato come un personaggio emergente del fondamentalismo integralista. L'informativa arrivò sul mio tavolo prima del G8 e questo fu uno dei motivi principali'' che fece scattare le ''grandi misure di sicurezza su Genova", aggiunge Scajola.

Rispetto alle critiche che allora ricevette sulle “anticipazioni” del numero dei morti nell'attentato date in diretta tv, mentre era intervistato dallo Speciale Tg1 condotto da Bruno Vespa, Scajola spiega: "Io non mi mossi dal Viminale, dormii al ministero e dal mio ufficio feci un collegamento in diretta richiesto da Vespa. Dissi che dalle notizie che arrivavano il numero dei morti era spaventoso, ma erano tutte notizie senza ancora nessun accertamento compiuto. In quella trasmissione poi, dissi anche che avevamo attivato tutte le procedure di sicurezza necessarie per il Paese''. 

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