25 Aprile, Cremaschi: "Meritatissimi i fischi a Letta e al Pd"

Intervista all'esponente di Potere al Popolo: "I Dem sono il partito più guerrafondaio d'Italia, Fratoianni è ambiguo. Speranza e Conte? Gente persa"

di Paola Alagia
 Giorgio Cremaschi
Politica
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Giorgio Cremaschi (Pap): “Fischi meritatissimi al Pd. E’ oggi il partito più guerrafondaio d’Italia. Vogliamo dar vita a un fronte pacifista per offrire un’alternativa alle due destre, quella liberale del Pd e di Draghi e quella populista di Giorgia Meloni”

All’indomani delle celebrazioni del 25 aprile e delle contestazioni di piazza al Pd e al segretario Enrico Letta, l’ex sindacalista Fiom Giorgio Cremaschi, dell’esecutivo di Potere al Popolo, non ci gira intorno e con Affaritaliani.it parla di “Fischi meritatissimi”. Perché, spiega, “oggi il Pd è partito più guerrafondaio d’Italia, è il partito della Nato, del riarmo, delle spese militari e dell’invio delle armi”. In sintesi, secondo Cremaschi, “in Italia rappresenta il partito della guerra”.

Altro discorso per la contestazione della Brigata ebraica: “Gli insulti alla Brigata ebraica non li condivido. Lì però c’è un’altra questione”. Per l’esponente di Pap, infatti, “resta il fatto che si parla spesso di resistenza, ma c’è una resistenza che dura da più di 60 anni nei territori arabi occupati da Israele che non viene minimamente considerata. Credo - aggiunge - che questo sia il punto”.

Celebrazioni per il 25 aprile a parte, comunque, Cremaschi lo dice in maniera chiara: “La guerra per noi è uno spartiacque. Chi sta con la guerra sta di là e chi è contro sta di qua. Non ci possono essere mezze misure”. Si tratta di un discrimine importante, insomma, anche in vista di progetti politici futuri e delle prossime elezioni politiche. A chi guarderà Potere al popolo? L'ex sindacalista innanzitutto sottolinea che gli sembra “molto ambigua, per esempio, la posizione politica di Nicola Fratoianni e Sinistra italiana, che adesso sono contro la guerra, ma poi domani magari alle politiche si alleano con il Pd. La nostra proposta è quella di dar vita, con tutti quelli che ci stanno, a un grande fronte pacifista per costruire una rappresentanza non solo sul piano sociale, ma anche su quello politico. Per offrire, insomma – evidenzia – un’alternativa alle due destre, quella liberale del Pd e di Draghi e quella populista di Giorgia Meloni”. Escluso il Pd, però, ci sarebbero anche Articolo 1 e Movimento cinque stelle con cui instaurare un dialogo. A sentire Cremaschi non è così: “Quella - taglia corto - è gente persa”.



 

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