Abruzzo choc, troppi cervi: la "taglia" per ucciderli: 50€ i cuccioli e 250 gli adulti. "Disumano"

Le motivazioni della Regione: "Provocano incidenti stradali". In tanti contestano la mancanza di una soluzione alternativa

di redazione politica
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Politica

Abruzzo, il doppio dei cervi rispetto al 2018. L'ordinanza choc: 469 esemplari vanno uccisi

L'Abruzzo, la regione più verde d'Italia, ha deciso di dichiarare guerra ai cervi. Il presidente della giunta di centrodestra Marco Marsilio, esponente di punta di Fratelli d’Italia, ad agosto ha firmato una delibera che autorizza l’abbattimento di 469 cervi in due aree dell’Aquilano, tra cui 142 "cerbiatti ancora legati alle madri” (sostiene la Lav). Nel documento regionale, in perfetto burocratese - riporta Il Fatto Quotidiano -, viene definito "prelievo selettivo" e sarà attivo dal 14 ottobre al 15 marzo 2025. Una scelta motivata "dai dati sul monitoraggio delle popolazioni dei cervidi" da cui emerge "la presenza di un numero di capi più del doppio rispetto a quello del 2018, in termini assoluti". Tra le motivazioni c'è anche quella "che provocano incidenti stradali".

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Per ogni cervo ucciso - prosegue Il Fatto - c’è un "premio" da pagare all’Ambito territoriale di caccia di riferimento, un Ente privato di cacciatori: 50 euro per i cuccioli, 100 euro per ogni tipo di femmina, 150 euro per i giovani maschi e 250 euro per i maschi adulti. Le tariffe valgono solo per gli abruzzesi, per i non residenti si raddoppia. Ieri mattina sono cominciate le audizioni, in commissione Agricoltura, dei vari soggetti interessati. In tanti contestano la mancanza di una visione alternativa. Anche Donatella Di Pietrantonio, la vincitrice del Premio Strega 2024 con L’età fragile (Einaudi), è scrittrice ma anche odontoiatra a Penne, nel Pescarese. Nei suoi romanzi l’Abruzzo – quello dell’entroterra, dei boschi e dei borghi, dove vive – non manca mai. "Mi rifiuto di credere che nel 2024 l’unica soluzione sia così disumana. Ho chiesto a Marsilio un tavolo di confronto, ma non lo ha fatto".