Abruzzo, trionfo Cdx, flop della Sx. Marsilio: "Campo largo? Non è il futuro"
Riconfermato il governatore fedelissimo di Meloni. Ampio margine sullo sfidante Luciano D'Amico, circa 10 punti di scarto
Elezioni Abruzzo, il "campo larghissimo" stecca la prova generale: vince il fedelissimo di Meloni
Niente effetto Sardegna in Abruzzo, trionfa il candidato di centrodestra Marco Marsilio, riconfermato alla guida della Regione, ampio il margine di vantaggio sul "campo larghissimo" di Luciano D'Amico. Con il 75% delle sezioni abruzzesi scrutinate (1225 su 1634), il governatore Marsilio si avvia verso la riconferma. Marsilio ha finora ottenuto il 53,59% contro il 46,41% dello sfidante Luciano D'Amico. Il candidato del centrodestra ha costruito la sua vittoria nella provincia dell'Aquila, dove ha il 61,33%. Più equilibrato il risultato nelle altre province: Marsilio ha il 51,55% nel pescarese, il 51,21% nel chietino e soccombe con il 49,87% nel teramano. "Avevo promesso due cose: la prima, che questa sera l'unica sarda che avrebbe festeggiato sarebbe stata mia moglie. La seconda, che all'una, massimo le due, li avremmo mandati tutti a dormire con 10 punti di vantaggio". Così Marco Marsilio al suo arrivo al comitato elettorale a Pescara.
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"Il campo largo - prosegue - non è il futuro dell'Abruzzo perché era il suo triste passato e il campo largo non sarà il futuro dell'Italia. Il mio impegno per essere all'altezza delle aspettative sarà ancora più intenso. Ha vinto la verità contro la menzogna e la calunnia, sparse a piene mani, hanno vinto i fatti e il principio di realtà contro le narrazioni fumose e le chiacchiere vuote", ha concluso.
Bene Pd e FI, crolla M5s, male Azione. La vittoria del Presidente di centrodestra Marco Marsilio (finora scrutinato il 75% delle sezioni) vede FdI come primo partito in Abruzzo. Per la prima volta un governatore abruzzese in carica ottiene la riconferma nelle urne. L'affluenza si ferma al 52,2%, in calo dello 0,91% rispetto alle precedenti regionali del 2019. Fdi: è il primo partito con il 24,23%. Nel 2019 ebbe il 6,5%, alle politiche del 2022 il 27,9%. La lista Marsilio Presidente ottiene il 5,48%. Pd: ottiene un lusinghiero 20,48%. Nel 2019 ebbe l'11,1%, nel 2022 il 16,6%. La lista D'Amico Presidente ha il 7,85%. FI: ha il 13,28%. Nel 2019 ebbe il 9%, nel 2022 l'11,1%. Lega: ottiene il 7,78%. Nel 2019 ebbe il 27,5%, nel 2022 l'8,1%.
La riconferma di Marco Marsilio in Abruzzo conferma un'Italia sbilanciata a destra, anche per quanto riguarda la regioni. Il centrodestra governa in 14 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia. Il centrosinistra in 6: Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta.