Afghanistan, colloquio Draghi-Merkel: intesa sulla gestione dei profughi
Sul tavolo il via libera di un piano umanitario, la difesa di donne e diritti umani. Intanto Salvini: "Accogliere solo chi ha collaborato"
Lapresse
Protezione umanitaria per chi ha collaborato con le istituzioni italiane e tedesche, protezione per le donne afghane, nuove iniziative in campo per il G7 e il G20, ripristino della stabilità e dei diritti: questi i temi toccati durante la telefonata avvenuta tra il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e la cancelliera della repubblica federale tedesca Angela Merkel. A rendere nota la notizia una nota di Palazzo Chigi, la quale specifica che si è reso necessario un confronto, dopo "l'aggravarsi della situazione sul terreno in Afghanistan e nel quadro dei contatti internazionali avviati sulla crisi".
"Nel corso del colloquio è stata discussa la protezione umanitaria di quanti hanno collaborato con le Istituzioni italiane e tedesche in questi anni e delle categorie più vulnerabili, a partire dalle donne afghane. Sono state inoltre approfondite le possibili iniziative da adottare in ambito Unione Europea, G7 e G20 a favore della stabilità dell'Afghanistan e a tutela delle conquiste in materia di diritti umani e di libertà fondamentali conseguite nel corso degli ultimi vent'anni", ha sottolineato la nota della Presidenza del Consiglio.
E intanto il leader della Lega Matteo Salvini dichiara: "Sull'Afghanistan il discorso di ieri di Biden è stato pessimo. È incredibile che si perdano altri giorni e che i ministri non vengano a riferire immediatamente, ma la settimana prossima in Parlamento. Accogliere in Italia alcune decine di persone che hanno collaborato con la nostra ambasciata mi sembra doveroso, ma che nessuno ci venga a parlare di accogliere decine di migliaia di afgani. In Italia abbiano già accolto 35mila clandestini, gli altri Paesi europei facciano il loro".