Afghanistan, Di Maio: “Serve una difesa europea. Il G20 su Kabul si farà”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Siamo al lavoro per Eitan e Zaki"

Luigi Di Maio Lapresse
Politica
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"Afghanistan e Australia rilanciano la grande urgenza di una Difesa europea che preveda anche un coordinamento dell'industria continentale. Sarebbe un passo quanto mai importante e necessario non per contrastare i nostri alleati, ma per avere più peso contrattuale. Nessuno di noi di fronte a Stati Uniti o Cina può pensare di competere come singolo Paese". Sono le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervistato da Repubblica, dopo l'annuncio di Stati Uniti, Regno Unito e Australia riguardo la nascita di Aukus. "Il dibattito è appena ripreso, ma abbiamo segnali incoraggianti.

"Tuttavia non ci illudiamo che sarà semplice proprio perché quella sulla Difesa è una discussione legata anche alla politica estera. In questi due settori vogliamo arrivare a poter adottare decisioni a maggioranza, sfuggendo alla paralisi dei diritti di veto in mano ai singoli governi - ha affermato - Si tratta di una svolta storica e urgente che credo debba arrivare anche sulla Sanità".

Di Maio spera "in un buon accordo a 27 su Difesa e politica estera". Nell'intervista il titolare della Farnesina ha anche annunciato che il G20 straordinario sull'Afghanistan "si farà dopo l'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York dove andrò la prossima settimana". A margine dell'Assemblea "ci sarà un incontro del G20 a livello ministri degli Esteri per preparare il Vertice straordinario tra leader" e, ha aggiunto "abbiamo chiesto anche la partecipazione delle agenzie Onu e delle organizzazioni umanitarie coinvolte in Afghanistan".

"Dobbiamo rafforzare la sicurezza internazionale con la lotta al terrorismo, anche proteggendo i paesi limitrofi che rischiano di subire la crisi afghana - ha proseguito - Dobbiamo poi fornire assistenza ai rifugiati e agli sfollati in maniera coordinata, garantendo la mobilità e la sicurezza delle persone". In riferimento alla recente visita nei Paesi vicini dell'Afghanistan, Di Maio ha precisato che "oltre a lavorare al rafforzamento della nostra intelligence contro il terrorismo abbiamo iniziato a pianificare un supporto logistico per le evacuazioni".

"Le partenze sono riprese con i voli del Qatar sui quali abbiamo trasferito le persone che erano sulle liste italiane - ha detto - Continueremo a farlo e il G20 rappresenta l'opportunità proprio per coordinare questa azione in maniera strutturata". "Non daremo mai ai talebani le liste delle persone da evacuare, diventerebbero delle killing list", ha detto, aggiungendo che "per tutta la comunità internazionale" il riconoscimento del governo talebano "non è un tema sul tavolo". "Lo vedo molto lontano", ha affermato Di Maio.

Zaki, "abbiamo attivato la nostra ambasciata al Cairo" 

Sul processo a Patrick Zaky, il ministro degli Esteri Di Maio dichiara: "Il nostro auspicio ovviamente e' che il processo si svolga rapidamente e che si concluda con una sentenza che restituisca a Patrick la liberta' che gli e' stata sottratta. Abbiamo attivato sia la nostra ambasciata al Cairo sia le ambasciate europee". 

Caso Eitan, "da Israele attendiamo piena collaborazione"

"La Farnesina sta seguendo con la massima attenzione il caso. Lo stiamo facendo in raccordo con la nostra ambasciata a Tel Aviv e con le altre amministrazioni competenti. Nell'interesse del minore abbiamo chiesto la collaborazione delle autorità di Israele: ci attendiamo piena cooperazione". Lo ha dichiarato Di MAio in merito al caso del piccolo Eitan.