Aimi (Fi): “Violenze sessuali? Politica raccolga l'appello di Affaritaliani"

Il senatore e coordinatore regionale Forza Italia Emilia-Romagna prende spunto dall'appello di Affaritaliani.it e chiede un maggior sostegno dalla politica

di Enrico Aimi*
Enrico Aimi
Politica
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Violenze sessuali, la riflessione di Aimi (Fi): "La politica raccolga l'appello di Affaritaliani.it"

 

Leggo dell’appello alla politica, lanciato dall’avvocato Elisabetta Aldrovandi e raccolto da Affaritaliani.it, ad aprire una riflessione sul numero delle violenze sessuali in Italia e su chi le commette. In base ai dati che si ricavano dal sito del Ministero dell’Interno, nel 2020 sono state denunciate o arrestate 4595 persone per violenza sessuale: di queste circa il 41% è composto da cittadini stranieri.

Con l’appello rivolto alla politica si chiede di indagare le origini di tale problema, avendo il coraggio di dire che esiste una evidente criticità nel modo in cui la donna viene considerata da certe mentalità e da certe culture.

Posto che la violenza sessuale è un reato aberrante, da chiunque esso sia commesso, credo che l’appello vada assolutamente raccolto. E non certo perché si debba puntare il dito contro minoranze che hanno una cultura diversa dalla nostra. Ma perché talune convinzioni e mentalità, che vorrebbero la donna inferiore e sottomessa all’uomo, vanno contrastate a prescindere, a qualunque cultura esse appartengano. In passato tali convinzioni erano radicate anche in Occidente e non sono certo sparite del tutto.

Violenze sessuali in Italia: il 41% commesso da stranieri

Del resto i numeri parlano chiaro: non ci sono solo gli stranieri a commettere tali reati. Ma in Occidente, da diversi decenni, si sta cercando, a passi lenti e faticosi, di sradicare e mettere al bando questa tipologia di convinzioni. Non sempre ci si riesce e c’è ancora tanta strada da percorrere. Bisogna chiarire però che qui certe mentalità non sono tollerate, anzi sono considerate una minaccia alla vita democratica della società.

L’uguaglianza tra uomo e donna è un caposaldo della politica e della cultura occidentale. Se ci si trasferisce qui da un altro Paese, se si viene a vivere in uno Stato che ha messo al centro della propria vita sociale la democrazia, il rispetto, l’uguaglianza, allora bisogna accettare e condividere il medesimo sistema di valori. E la società occidentale ha il dovere preciso di educare tutti, italiani e stranieri, avviando un processo di integrazione reale e non fittizio.

E’ un tema complesso sul quale il centro-destra avrà molto su cui lavorare: certamente, a differenza di altre forze politiche, la nostra coalizione non ha mai negato tali tipi di problematiche e le affronterà quanto prima, non appena al governo.

 

*Senatore e coordinatore regionale Forza Italia Emilia-Romagna