"Aiutatemi a trovarle un lavoro a Milano, nella moda è bravissima". Così Sangiuliano cercava di "piazzare" Boccia

Il ministro avrebbe chiesto a una comune coppia di amici con cui la "consulente" aveva provato a collaborare di cercarle un impiego

di redazione politica
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Sangiuliano-Boccia, i tentativi del ministro di trovarle un lavoro nella moda a Milano

Gennaro Sangiuliano, una volta deciso che non le avrebbe più dato l'incarico al ministero della Cultura, ha cercato di trovare un lavoro alla sua ex amante Maria Rosaria Boccia a Milano. Il ministro, prima di comunicare alla donna che la sua nomina come "consulente" non avrebbe avuto seguito, ha tentato in tutti i modi di collocare Boccia altrove. "Aiutatemi a dare una mano a Maria Rosaria", diventa - in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera - un incrocio tra una cantilena e un appello disperato. E quando lei capisce che il sogno di entrare ufficialmente in quello staff dei Beni culturali in cui si muoveva da mesi come se ne fosse parte integrante è ormai svanito, sempre attraverso gli ambasciatori fa sapere di avere in mano documenti e soprattutto registrazioni telefoniche da diffondere presso chiunque.

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All’inizio di agosto - prosegue Il Corriere - quando l’apparato di burocrazia interna del ministero respinge al mittente la contrattualizzazione della donna sollevando quel conflitto d’interesse che lo stesso Sangiuliano inizia per la prima volta a considerare alla stregua di un ostacolo insormontabile, il ministro presenta Boccia a una coppia di amici "milanesi" a cui nei mesi precedenti l’aveva tenuta nascosta. "Aiutatemi a dare una mano a Maria Rosaria, magari presentiamola a qualcuno a Milano, nel mondo della moda, nell’organizzazione degli eventi è bravissima…". Ad agosto del 2023 vengono a contatto, ma solo diversi mesi dopo si conoscono, si scambiano i numeri, iniziano a sentirsi. Ad agosto del 2024 viene giù tutto come un castello di carte: la nomina a consigliere del ministero dei Beni culturali che si sentiva già in tasca, e quindi le ambizioni di lei; la reputazione all’interno della maggioranza di lui, aggrappato con le unghie alla casella ministeriale che conserva ma non si sa ancora per quanto e a quale prezzo politico; e ovviamente la storia d’amore, o quello che era.