Amministrative, Schlein punge Meloni: "Nei capoluoghi 6 a 0 tennistico"
La segretaria del Pd dopo i ballottaggi: "I risultati dimostrano che lavorando uniti le destre si possono battere: Meloni ammetta la sconfitta"
Amministrative, Schlein asfalta Meloni. E su La Russa: "Cambiare la legge elettorale? Mancanza di senso delle istituzioni"
"Un 6 a zero quasi tennistico nei capoluoghi di regione", così la segretaria del Pd Elly Schein in conferenza stampa al Nazareno commenta i risultati delle elezioni amministrative, che hanno visto un netto trionfo del Centro Sinistra, soprattutto nelle grandi città. "Una vittoria straordinaria per il Pd e per il campo progressista che ci dà slancio e speranza per il lavoro che ci aspetta e che dimostra che lavorando uniti le destre si possono battere. Questi risultati dimostrano che siamo in grado di costruire delle coalizioni vincenti", ha aggiunto Schlein.
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"C'è stata una bocciatura delle destre sui territori e per le scelte sbagliate del governo e dei suoi alleati. Il messaggio è chiaro: basta coi tagli alla sanità e con i salari bassi, con l'autonomia. Il messaggio è: stiamo arrivando. Questo è il dato. Continueremo testardamente unitari a costruire la coalizione alternativa che batta le destre. Un grido che si è alzato anche da piazza Santi apostoli, nella manifestazione. Dobbiamo proseguire e dare corpo all'alternativa", ha rimarcato Schlein.
"Non è che quando si perde si aboliscono le elezioni, non si scappa con il pallone in mano, a differenza di quello che ha detto ieri La Russa. Non è colpa degli elettori se la destra ha perso, è colpa loro. Noi non ci stiamo, e troviamo grave e sconveniente che la seconda carica dello stato parli di cambiare le regole a pochi minuti dalla sconfitta, manca il senso delle istituzioni", ha detto Schlein. Dove ha sbagliato la destra? "Bisognerebbe chiederlo a loro. Intanto potrebbero cominciare a riconoscere la sconfitta. In questo anno e mezzo le condizioni dell'Italia e degli italiani sono peggiorate nella possibilità di fare la spesa e nella precarietà del lavoro".